Politica

Mafia, Maria Falcone: “Ancora tanti in affari con boss, serve nuova stagione consapevolezza”


“Abbiamo incontrato migliaia di giovani nelle scuole di tutta Italia in questi anni. Ogni giorno penso e sono grata alle insegnanti per il lavoro instancabile di cura nei confronti della memoria dei fatti di allora e della promozione di un nuovo modello di società della giustizia e della fiducia, al contempo sono, però, consapevole che non basta ancora, non è sufficiente. La cattura del boss Messina Denaro rivela un’ampia porzione della società disposta ad aiutare i mafiosi, al Sud come al Nord, persone e professionisti consapevoli di fare affari con i boss e coi complici, a chiedere loro favori”. A dirlo è Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso nella strage di Capaci e presidente della Fondazione Falcone, tracciando un bilancio degli ultimi 30 anni di impegno a pochi giorni dall’anniversario dell’eccidio, costato la vita oltre che al fratello Giovanni alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta.

“Oggi più che mai serve agire nella comunità – avverte -, perché contro la mafia non basta la legalità ma servono anche cultura, passione e impegno, sperimentando nuovi linguaggi e nuove forme di aggregazione civile, unendo le istituzioni e le imprese in questa nuova stagione della consapevolezza. Dobbiamo vincere la mafia, non soltanto contrastarla, restando lontani dal personalismo ed essendo di esempio, per coraggio e fantasia, restando autonomi”.