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Palermo, il Rapporto sull’incidenza della mafia nigeriana

“Continua la massima attenzione da parte dell’ufficio nei confronti delle nuove mafie o, per meglio dire, con riferimento al territorio di competenza, di ‘importazione’: si tratta di organizzazioni certamente di tipo mafioso su base etnica, con particolare riferimento a quelle nigeriane, radicate in alcuni quartieri storici di Palermo, dedite soprattutto allo spaccio di stupefacenti e capaci di atti di brutale violenza nei confronti dei loro connazionali”. E’ quanto si legge nella Relazione sull’amministrazione della giustizia nell’anno 2020 pubblicata dal distretto di corte d’Appello di Palermo presieduta da Matteo Frasca, alla vigilia della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario.

“Non risultano espliciti accordi con Cosa nostra, ma certo – si legge ancora – è che non si registra alcun episodio di violenza o di insofferenza ragionevolmente ascrivibile a una situazione di conflittualità, anzi è emersa nel corso delle indagini una direttiva da parte di Cosa nostra di ‘trattare bene’ nelle carceri i cittadini nigeriani.

Per altro verso – sottolinea la relazione sul tema – è emerso che gli appartenenti alla mafia nigeriana hanno notevole timore di Cosa nostra e svolgono le loro attività delittuose, come gia’ detto, solo in danno dei loro connazionali. Tuttavia, la situazione sembra in evoluzione”.