Cronaca

Mafia, revocate scorta a Todaro e a Valeria Grasso

Niente più scorta per Valeria Grasso e Giuseppe Todaro, due imprenditori che si sono ribellato al racket del pizzo, denunciando gli estorsori.

Valeria Grasso, ribellatasi alle richieste di pizzo da parte della mafia palermitana facendo arrestare gli estorsori, ha reso noto di aver avuto notizia della sospensione della protezione a Roma ma non a Palermo.

“Mi sento – ha scritto in una nota – una donna dello Stato piuttosto che vittima della mafia. Ma proprio quello Stato che ha ispirato il mio senso civico, con una condotta torbida, immotivata e incomprensibile, sta lasciando a rischio me e i miei figli, di cui una è ancora minorenne. Mi appello al Capo dello Stato e a tutte le autorità”.

Todaro, invece, non ha voluto polemizzare sulla vicenda.

“Ritengo – ha commentato – che ogni polemica possa apparire strumentale. Ciascuno di noi è tenuto a fare il proprio lavoro, anche quello di decidere e prendersi la responsabilità sul nostro livello di sicurezza”.

“Se la scelta – ha aggiunto – è stata quella di revocare la scorta, significa che, per chi ha valutato la situazione, sono cambiate le condizioni sull’eventuale tutela”.

Todaro ha voluto invece ringraziare l’ufficio scorte: “avete dato serenità a me e alla mia famiglia”, si legge in un passaggio della lettera indirizzata alle donne e agli uomini che in questi anni lo hanno protetto.