E’ previsto per il cinque aprile del 2022 ad Agrigento l’inizio del dibattimento del processo scaturito dalla maxi operazione antimafia “Oro bianco”, che ha fatto luce sul cosiddetto “paracco”, ovvero la cosca mafiosa alternativa a Cosa Nostra e alla Stidda.
Nell’udienza preliminare di ieri, nove sono stati i rinvii a giudizio, mentre ventitré imputati hanno scelto il rito abbreviato – la requisitoria è in programma il 26 gennaio – e le posizioni di altri due indagati sono state stralciate per problemi di notifiche.
I pm della Dda di Palermo, Claudio Camilleri, Gianluca De Leo e Pierangelo Padova, avevano chiesto il rinvio a giudizio per 34 indagati.
La nuova cosca, secondo l’accusa, sarebbe stata messa in piedi da Rosario Pace, di 60 anni, di Palma di Montechiaro, appartenente alla storica famiglia.
L’indagine ha sgominato pure un vasto traffico di cocaina.
Nel blitz, eseguito dai Carabinieri all’alba del 13 gennaio scorso, è finito in carcere pure il consigliere comunale di Palma di Montechiaro Salvatore Montalto, di 52 anni, arrestato con l’accusa di associazione mafiosa e dimessosi all’indomani dell’arresto.
La Dda, fra le altre cose, gli contesta di avere messo a disposizione del clan i servizi bancari di un istituto di credito di cui era dipendente.
Unicredit si è costituita parte civile contro il suo ex dipendente.