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Mafia, il volto di Messina Denaro in video del 2009

L’immagine del volto del numero uno di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro ripreso da una telecamera di sicurezza: le ha trasmesso in esclusiva il Tg2 in un servizio in onda nell’edizione delle 20.30.

Le immagini, afferma il servizio, sono state registrate da una telecamera in strada in provincia di Agrigento, risalgono al 2009 e sono le uniche che inquirenti e investigatori hanno dal 1993. Il video è possesso degli investigatori della Direzione centrale anticrimine della Polizia.

Nelle immagini, che durano pochi secondi e risalgono al dicembre del 2009, si vede un suv blu che percorre una strada sterrata in piena campagna.

A bordo ci sono due persone: l’autista e, sul sedile del passeggero, un uomo stempiato e con gli occhiali. Secondo investigatori e inquirenti, afferma il servizio, quell’uomo potrebbe essere proprio Matteo Messina Denaro. Le immagini, sostiene sempre il Tg2, sono state riprese da una telecamera di sicurezza a poche centinaia di metri dalla casa di Pietro Campo, boss della Valle dei Templi e fedelissimo del numero uno di cosa nostra che in quel periodo era protetto dalle famiglie agrigentine e, forse, stava andando proprio ad un incontro con i capi mafia locali.

La voce del boss in una traccia audio del 1993

Nei mesi scorsi, era stata diffusa la voce del boss Matteo Messina Denaro impressa su un nastro magnetico. Per la prima volta, in un documento inedito del Tg1, la deposizione del latitante di Cosa Nostra più ricercato in Italia. Secondo quanto rivela il telegiornale della Rai “la cassetta era conservata nell’archivio del Tribunale di Marsala”, e risale al 18 marzo del 1993, quando il boss testimoniò al processo Accardo, su uno dei tanti di omicidi di mafia a Partanna, città del suo mandamento.

La notizia della presunta cattura in Olanda, ma è uno sbaglio

Lo scorso 11 settembre era girata la notizia del presunto arresto di Matteo Messina Denaro“, stando ai siti locali Olandesi ma fonti ufficiali smentiscono. La notizia parte dall’arresto, avvenuto l’altro ieri, di un uomo in un ristorante dell’Aja. In un locale, la polizia ha fatto un blitz su mandato di arresto europeo proveniente dall’Italia, arrestando tre persone. Una di queste dichiara di essere di Liverpool, ma la sua identità sembra falsa e così si sparge la notizia che l’uomo sia il super latitante trapanese. Lo riferisce il quotidiano locale Het Parool. L’arrestato è invece Mark L., di Liverpool, che è difeso dall’avvocato Leon Van Kleef.