Intervista

Africa, malaria e covid 19, il Niger è la terra del dramma

Pandemia di Covid-19: una condizione che, in Italia, si protrae ormai dal Marzo 2020, compromettendo diversi aspetti della vita, dalle relazioni sociali alla salute personale al lavoro. Notizie di cronaca sull’andamento dei contagi hanno riguardato una varietà indiscussa di Continenti, dalla Cina all’Europa, nella cronaca dei numeri dei casi positivi al Covid-19 e delle morti.

Una pandemia globale, benché, a dire il vero, esistano alcuni territori da cui trapelano tuttora scarsi dati riguardo all’andamento dei contagi, come l’Africa: con l’aiuto del Prof. Umberto Palma, Presidente CONADI, Consiglio Nazionale Diritti Infanzia e Adolescenza onlus, facciamo il punto della situazione, alla luce dei dati ufficiali sul tema forniti dal Niger.

  • 1.Professore Umberto Palma, ci può parlare dell’attuale situazione in Niger riguardo ai contagi da Covid-19?

“In data 11 Aprile 2021, il Ministero della Salute Pubblica del Niger a firma del Segretario Generale Dr. Ranaou Abache, mi comunica due nuovi casi positivi di sesso maschile su 152 testati Covid-19, entrambi provenienti dalla regione di Niamey. Complessivamente, su 93.497 persone testate in tutto il Niger, 5.074 sono i positivi, di questi 4.747 i guariti, 189 i deceduti e 138 i trattamenti in corso.

Riguardo i dati a Zinder, non si può parlare di ufficialità, ma si tratterebbe di 297 casi positivi con 17 deceduti; stiamo parlando di una delle più importanti città di transito per chi va in cerca di opportunità in Europa. Mi chiedo allora: quanti casi positivi al Covid-19 transitano in quello spazio, in attesa del giorno della speranza? Un tragitto verso un’Europa di liberazione lungo il quale attraversiamo tantissimi villaggi senza acqua e ospedali?

Una condizione di allarme per cui il Governo sottolinea alla popolazione che il virus circola fortemente e invita al rispetto stretto di tutte le misure stabilite, come l’uso giornaliero della mascherina e il divieto di assembramento”.

  • 2. Oltre a questa epidemia quali altri problemi riscontra oggi in Niger?

“La gente, i bambini, muoiono senza sapere le cause: febbre gialla, meningite, malaria, covid-19? Rassegnati, aspettano la morte – continua Palma – l’unico dato certo è che, in questo momento, si muore più di malaria che di Covid-19. Il CONADI, Consiglio Nazionale Diritti Infanzia e Adolescenza, che ho l’onore di presiedere, ha lanciato un appello di solidarietà, presentando il progetto per il Niger dal titolo Fight the Bite! nella misura in cui si muore più di malaria che di Covid-19. Reputo questo uno dei grossi problemi, abbinato alla questione delle lotte tra popoli, dato che il Niger da anni è affetto da attacchi jihadisti, individui senza legge e senza fede, come i vicini Mali e Nigeria, e del business dei rapimenti con incursioni armate nelle scuole”.

  • 3. Quale specifica attività svolge il CONADI per la tutela di queste popolazioni rispetto all’epidemia di Covid-19?

“Premetto che il CONADI è un’Organizzazione non governativa per l’Infanzia nata per contribuire in maniera energica al miglioramento delle condizioni di vita e alla promozione e tutela dei Diritti dell’Infanzia ed Adolescenza sanciti dall’ONU con l’apposita Convenzione Rights of the Child-Crc. Dal Marzo 2020, il CONADI ha inviato a tutte le scuole locandine informative mirate alla prevenzione del Coronavirus: come è opportuno lavarsi le mani o le raccomandazioni sull’utilizzo obbligatorio della mascherina. Non potendo lavorare in presenza con le scuole, al momento, proponiamo, online, giochi da tavolo didattici, libri da colorare, per divertimento e svago, in totale gratuità”.  

  • 4. Alla luce della situazione descritta e del vostro intervento di prevenzione, come si spiega la scarsa informazione pervenuta in Occidente sui casi di Covid-19 in Nigeria, e in generale, in Africa?

“Per quanto riguarda la scarsa informazione sulla situazione Covid-19 in Africa – conclude Palma – la mia risposta può apparire forse polemica, ma è solo una polemica d’amore per i bambini. Mi sento di dire Prima noi!, obiettivamente sulla situazione Covid-19 nel mondo ha mai sentito nei TG parlare di Africa? Ah sì…la variante africana, ma solo per voler colpevolizzare i migranti arrivati nel nostro paese”.

Angela Ganci