Cronaca

A Malta 5 italiani vanno via dal ristorante senza pagare. Chef pubblica immagini delle telecamere

Bravata di 5 italiani con il proverbiale “vento“, cioè l’abbandono disinvolto del locale in cui si cena senza pagare.  Come scrive il sito del www.corrieredimalta.com “Si siedono a mangiare al tavolo e una volta finito il pasto vanno via senza pagare. È successo in un ristorante di St. Julian’s, di proprietà del noto chef maltese Sean Gravina. Le cinque persone sono però state riprese dalle telecamere di sorveglianza interne, con Gravina che non ha esitato a pubblicare dei fotogrammi con i volti dei “colpevoli” su Facebook.

«Questi cinque italiani ieri hanno fatto un “dine and dash” nel mio ristorante – spiega lo chef nel post sul social – non sono interessato a riavere ciò che mi hanno rubato, mi interessa solo avvisare i ristoranti di St. Julian’s della loro presenza. Ristoranti che lavorano duramente per guadagnarsi da vivere, ristoranti che meritano di essere pagati per quello che servono. Se qualcuno li riconosce, chiami la polizia. Ancora una volta, non per il mio bene, ma per quello degli altri».

Il titolare del ristorante spiega inoltre di non aver remore per la pubblicazione dei volti delle persone coinvolte, affermando che il diritto alla privacy è stato perso nel momento in cui hanno rubato. Nonostante Gravina specifichi che “potevano essere di qualsiasi nazionalità” e il discorso di fondo non sarebbe cambiato, subito nei commenti (non solo sotto questo specifico post, ma più in generale anche su altre pagine che hanno riportato la vicenda) si è abbattuta la gogna mediatica sull’italiano, in modo troppo generalizzato e tendenzialmente discriminatorio.

Qualche esempio? «Tipico degli italiani»; oppure un tanto semplice quanto eloquente “mafiosi”, come se il Bel Paese sfornasse criminali alla stessa velocità con la quale a Malta si scoprono casi di corruzione. E ancora: «Mandate questo alla conduttrice televisiva italiana Mara Venier, che è la prima a criticare i maltesi nel suo talk show». Ma i primi a condannare l’episodio sono stati proprio gli italiani, alcuni dei quali si sono anche scusati a nome di chi ha commesso quel vigliacco gesto, in nome di un’onestà che secondo le parole riportate da altri cittadini locali non sarebbe di casa nella penisola. Ovviamente non sono mancati i commenti in difesa degli italiani, volti a non fare di tutta l’erba un fascio.