Siracusa

Maltempo, ad Augusta parte la conta dei danni

AUGUSTA (SR) – La città di Augusta, con il passaggio dell’uragano “Apollo”, ha subito numerosi danni. La frazione di Agnone Bagni allagata, gli abitanti di contrada Gisira isolati a causa dell’esondazione del torrente Porcaria, strade danneggiate ed alberi caduti.

Non si è salvato nemmeno il patrimonio storico-artistico megarese che ha visto fortemente danneggiato, dalla furia dell’evento atmosferico, uno dei suoi più importanti monumenti: Torre Avalos. Infatti una buona parte del muro di cinta dello storico edificio, lungo il settore sud, è crollato a mare. Lo ha comunicato, attraverso una nota, l’ufficio stampa di Marisicilia.

“A causa degli straordinari eventi atmosferici che hanno colpito la città di Augusta nei giorni scorsi, – si legge nella nota – una parte del muro di cinta lungo il settore sud di Torre Avalos ha subito un parziale crollo. Il lato interessato è quello prospiciente l’ingresso del porto della città e quindi meno protetto dai frangiflutti”.

“Le forti mareggiate unite alle precipitazioni meteoriche di lunga durata ed eccezionale intensità che hanno interessato per diversi giorni la zona – prosegue la nota – , hanno provocato un improvviso e imprevedibile indebolimento del rivestimento di conci causando un parziale collasso del muro”.

“Il personale tecnico della Marina Militare in coordinamento con la Sovrintendenza di Siracusa – conclude il comunicato – effettuerà nei prossimi giorni una analisi tecnica del danno al fine di valutare la messa in sicurezza della struttura. Già dal 2019 la Marina Militare, in collaborazione con la facoltà di architettura di Catania (sezione distaccata di Siracusa), ha avviato un iter progettuale per il restauro del monumento”.

Torre Avalos è sita in un area di competenza della Marina Militare e pertanto non è mai stato possibile una sua fruizione da parte dei visitatori. L’edificio militare venne costruito, durante la dominazione spagnola, tra il 1567 e il 1570 dal vicerè Francesco Ferdinando Avalos marchese di Pescara. Faceva parte integrante, insieme ai forti Garcia e Vittoria, del sistema difensivo della rada di Augusta.

La torre venne distrutta dal disastroso terremoto del 1693 e poi ricostruita. Dopo l’unità d’Italia e fino agli anni ‘70 venne utilizzata dalla Marina Militare come stazione segnali e per l’avvistamento ed il controllo del movimento del naviglio in ingresso ed uscita dal porto di Augusta. Da allora non è stata più utilizzata e, purtroppo, versa in stato di completo abbandono e degrado dovuto agli agenti atmosferici e alla costante opera di erosione delle mareggiate.

Il lato sud del muro di cinta, crollato in questi giorni a causa dell’uragano, presentava da tempo evidenti lesioni ed aggrottamenti che avrebbero richiesto degli urgenti interventi di restauro e di consolidamento. La Marina Militare si occupa della sorveglianza del monumento ma gli interventi di restauro sono di competenza della Sovrintendenza ai Beni culturali di Siracusa. Infatti Torre Avalos, in qualità di bene culturale, è stata catalogata dalla Soprintendenza aretusea e figura dal 2003 nel catalogo generale e regionale.