In Sicilia, dopo l’ennesima ondata di maltempo, è tempo di conta dei danni. La situazione più grave si registra tra Alcamo e Castellammare del Golfo, dove è crollato un ponte sulla statale 187. Ieri si temeva che anche la parte rimasta ancora in piedi rischiasse di finire sul fiume San Bartolomeo ma non è stato così.
“Sono in corso verifiche anche con il genio militare – spiegano dal Comune di Castellamare – per stabilire come demolire il troncone del ponte”. Un tratto di strada strategico per i tanti pullman che la mattina portano gli studenti pendolari nelle scuole del territorio. Come vie di fuga resta la statale che porta allo svincolo autostradale della Palermo-Trapani e la strada provinciale 2 che ha anche problemi di viabilità per la presenza di diverse buche, Nel palermitano ci sono altre situazioni critiche.
A Mezzojuso è stata chiusa la strada in contrada Cardonera perché il manto stradale è franato in diversi punti. Tre le frane che si sono aperte nelle zone tra Cefalà Diana e Godrano. Una nuova frana anche sulla strada provinciale 26 interessata da alcuni cedimenti dell’asfalto. Chiusa la strada Bagni tra Cefala Diana e Cannitello in territorio di Godrano. Altra frana sulla statale 113 nella zona di Molara a Termini Imerese e una seconda frana sempre sulla statale 113 nel territorio di Cefalù. Grave la situazione anche a Palermo, nella zona del Papireto, dove l’acqua si riversa sulla carreggiata. Sono in corso sopralluoghi tra i tecnici del Comune e la protezione civile.
Contestualmente i vigili del fuoco del comando provinciale stanno eseguendo dei controlli sugli edifici dove sono state segnalate situazioni di pericolo di crollo di calcinacci. Continuano anche i controlli sulle dighe in Sicilia. Al momento., fanno sapere dalla Protezione Civile, la situazione è costantemente monitorata e sotto controllo.