Sanità

Maltempo, sindaco di Lipari richiede lo stato di calamità naturale

Il sindaco di Lipari Marco Giorgianni ha richiesto lo stato di calamità naturale dopo il disastro nel borgo di Acquacalda e nei porti di Ginostra e Vulcano.

I tecnici hanno già quantificato i danni dopo la violenta mareggiata dei giorni scorsi.

Occorreranno un milione e 510 mila euro: un milione e 200 mila euro per il lungomare di Acquacalda; 150 mila euro per Stromboli, 80 mila euro per Ginostra e 80 mila euro per Vulcano.

Da quantificare i danni riportati dai privati, negli alberghi e nelle attività commerciali.

Sotto Natale, per giorni le isole Eolie sono state irraggiungibili a causa del mare forza sette e delle violente raffiche di vento che hanno soffiato a 80 chilometri.

Fermi aliscafi e traghetti a Milazzo, con i camion carichi di derrate alimentare che dovevano raggiungere le isole per i rifornimenti in vista del Natale rimasti bloccati sulla terraferma.

Nella frazione di Acquacalda, a Lipari, la furia del vento e il mare agitato avevano causato danni ingenti non soltanto alla strada ma anche a diverse abitazioni a San Gaetano, per cui una decina di famiglie era stata evacuata.

Alcuni albergatori si sono offerti per dare ospitalità agli sfollati.

Già in quei giorni il gruppo consiliare “Moderati per Calderone” aveva chiesto al sindaco Giorgianni di chiedere lo stato di calamità naturale al presidente della Regione Nello Musumeci e al dipartimento nazionale di Protezione civile.