FIRENZE (ITALPRESS) – “Questo è uno stage e viste anche le defezioni che abbiamo avuto nei mesi di ottobre-novembre penso che fosse giusto valutare tante situazioni e quella di Mario rientrava fra queste. A livello tecnico è sempre stato un giocatore bravo, bisogna vedere come sta fisicamente. Noi lo abbiamo perso un pò di vista, lo stiamo seguendo un pò, come stiamo seguendo tutti, ma non sappiamo come realmente stia”.
Roberto Mancini spiega la scelta di chiamare Mario Balotelli per lo stage che vedrà gli azzurri a Coverciano fino a venerdì. “Vedere un giocatore dal vero per un paio di giorni penso che possa essere molto più utile – sottolinea il ct – Un giocatore poi deve integrarsi perfettamente in un gruppo che è già costruito, un gruppo che ha lavorato benissimo per raggiungere un obiettivo importante, quindi questo per noi diventa fondamentale”.
Nessuna promessa
“Promesse da Balotelli? Assolutamente nulla. Solo dei soldi – scherza Mancini – E’ stato chiamato come sono stati chiamati gli altri, siamo curiosi di rivederlo dopo un pò di tempo. Al di là del valore tecnico del giocatore va valutato in allenamento e va visto dal vivo per capire. Non mi deve promettere niente, come io non devo promettere niente a lui. Lui è qua, credo che sia felice, come altri ragazzi che sono qua, valuterò in questi giorni se potrà darci una mano”. In vista degli spareggi mondiali di marzo “oggi non penso che ci sia pressione. Magari la pressione ci sarà una settimana prima, ma questo mi sembra anche abbastanza normale – ha detto ancora il tecnico jesino – Una buona e sana pressione fa anche bene, d’altronde avremo fatto a meno anche noi di questa partita, però ci siamo, quindi penso che un pò di pressione ci possa essere in avvicinamento al match”.
(ITALPRESS).