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Proteste a Sigonella, “Con base militare NATO, Sicilia corre pericoli”

A Sigonella il corteo contro la guerra e la Nato. Il maltempo​ non ha impedito ieri mattina, domenica 20 marzo, ai manifestati di protestare contro la militarizzazione del territorio siciliano.

Manifestazione a Sigonella, chi ha partecipato

La protesta, indetta dal movimento No Muos e dal coordinamento​ Catania NOWAR, ha visto la partecipazione di​ associazioni, forze politiche e sindacati di base: Partito della Rifondazione Comunista con il neo segretario regionale Nicola Candido, PCI, Potere al Popolo,​ PMLI, Fronte della Gioventù Comunista, PCL, Red Militant, Cambiare Rotta, Gioventù Comunista, Spazi Sociali Catania, Sinistra Anticapitalista, Rete Antirazzista Catania, Antudo, Non Una Di Meno, Circolo Città Futura Catania, Cobas e USB.

Il corteo fino alla base militare di Sigonella

Prima del corteo, gli interventi di Alfonso Di Stefano della Rete Antirazzista, di Pippo Gurrieri e del giornalista Antonio Mazzeo del movimento No Muos, che hanno spiegato quello che rappresenta la base NATO di Sigonella nello scacchiere mondiale militare e i pericoli che corre in modo particolare la Sicilia. Lo si legge nella pagina Facebook del sindacato USB.

Subito dopo i presenti, arrivati da Catania, Palermo, Messina, Ragusa, Siracusa, Caltanissetta e anche da Roma, hanno dato vita a un colorato e combattivo corteo diretto verso uno degli ingressi della base.
La polizia, presente in forze con celerini e Digos, aveva predisposto un blocco al corteo con l’utilizzo di transenne. Ma il corteo ha travolto le transenne proseguendo il più possibile verso la base, fino al blocco imposto dai celerini in tenuta antisommossa e dai blindati.

Una manifestazione a sostegno degli “ultimi”


Orazio Vasta (Asia USB Catania) ha evidenziato l’assenza del “sindacato di stato Cgil Cisl Uil nelle manifestazioni contro la guerra e la Nato“. Inoltre, ha espresso “la solidarietà dell’USB ai senza casa che recentemente il Comune di Catania ha sgomberato come se fossero sacchetti di spazzatura”.

Precedentemente Vasta e​ Claudia Urzì (USB Scuola Catania) avevano esposto un cartello in lingua corsa per esprimere solidarietà al popolo corso da settimane in piazza da Ajaccio a Bastia: “Statu francese assassinu! Ricunniscenza di u populu corsu. Sustegnu a’ Yvan Colonna”.

Fra gli altri interventi al megafono quello di un giovane italopalestinse, di Sesto Schembri del PMLI, di un rappresentante di Antudo, di Eleonora di Cambiare Rotta e di Dafne Anastasi di NUDM.