In vista della Legge di Bilancio 2025 che dovrà essere approvata entro la fine di quest’anno, sono diverse le possibili misure economiche che il governo sta cercando di mettere in atto tra novità e conferme. In questi ultimi giorni si è parlato molto di una tassa di 5 euro per ogni pacchetto di sigarette, che di fatto potrebbe portare nelle casse dello Stato ben 13,8 miliardi di euro da destinare alla sanità, ma allo stesso tempo potrebbe essere anche un incentivo per spingere i fumatori a smettere
L’indiscrezione nasce da una campagna è stata lanciata dal’Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) con la Fondazione Aiom e Panorama della Sanità: “Chiediamo alle Istituzioni di approvare una tassa di scopo. L’obiettivo è ridurre il consumo di tabacco e disporre di ulteriori risorse, fino a 13,8 miliardi, da destinare al finanziamento del Ssn. Il tabagismo è un fattore di rischio anche per altre neoplasie, per malattie cardiovascolari e respiratorie”, ha spiegato il presidente Aiom Francesco Perrone.
Non solo richieste di associazioni ma anche movimenti per fare in modo che la tassa sul fumo diventi effettiva. La stessa Maria Domenica Castellone, vicepresidente del Senato, ha reso nota l’intenzione di presentare emendamenti sulla tassazione delle sigarette nella prossima legge di bilancio. “Ho presentato un emendamento per aumentare il costo delle sigarette e dei prodotti da fumo, come già accade in altri Paesi. Potremmo così generare oltre 13 miliardi di euro di entrate da investire nel potenziamento del SSN e in campagne di sensibilizzazione sui rischi del fumo, rivolte soprattutto ai giovani. La tutela della salute è sancita dalla nostra Costituzione, e dobbiamo fare tutto il possibile affinché essa venga rispettata”.
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