Economia

Manovra, raggiunto l’accordo sul Superbonus, ecco tutte le novità

Cambia l’Irpef, arriva un piano per rateizzare le bollette in 10 mesi, viene rifinanziato il bonus tv e decoder e scatta la stretta contro le delocalizzazioni selvagge. È il restyling della manovra messo a punto dal governo. L’insieme di modifiche, contenuto in un pacchetto di emendamenti depositato in commissione Bilancio di Palazzo Madama, sarà approvato nei prossimi giorni.

L’intesa arriva dopo una lunga trattativa con l’esecutivo e sarà tradotta in un emendamento pronto solo nella giornata di domani. Si fa sempre più tesa la corsa al Quirinale.

Niente tetto Isee per le villette, allargamento al fotovoltaico, incluse le barriere architettoniche e lavori trainati allineati a quelli trainanti: queste, secondo quanto si apprende, alcune delle novità concordate fra maggioranza e governo sulle modifiche al Superbonus.

Domani l’apertura del cantiere pensioni, con l’incontro tra  Draghi ed i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. I sindacati vogliono superare la legge Fornero e garantire più flessibilità in uscita, con la possibilità di andare in pensione da 62 anni o con 41 anni di contributi a prescindere dall’età.

Ecco come cambierà la legge di bilancio.

Taglio Irpef, le aliquote diventano 4

Cambia il sistema del prelievo fiscale. Le aliquote passano da cinque a quattro e saranno al 23% per i redditi fino a 15.000 euro, al 25% per i redditi tra 15.000 e 28.000 euro, al 35% tra 28.000 e 50.000 euro e 43% oltre i 50.000 euro. Per quanto riguarda le detrazioni per reddito da lavoro dipendente, invece, è previsto che per i redditi fino a 15.000 euro l’importo della detrazione non sia inferiore a 690 euro o se a tempo determinato non inferiore a 1.380 euro.

Per i redditi fino a 15mila euro resta il bonus Renzi da 100 euro, che rimane, almeno in parte, anche fino a 28mila euro per evitare che qualcuno ci rimetta con il mix tra nuova Irpef, detrazioni e assorbimento del bonus.

Addio all’irap per autonomi e prefessionisti

L’addio all’Irap riguarderà 835 mila autonomi e professionisti con partita Iva, pari al 41,2% della platea complessiva (2 milioni circa), e avrà un costo stimato di poco più di un miliardo nel 2022 e di 1,2 miliardi dal 2023.

Slittano a marzo le addizionali

Slittano a marzo le addizionali regionali e comunali all’imposta sull’Irpef. Il termine finora previsto era fissato al 31 dicembre 2021 e la modifica consentirà di adeguare le legislazioni regionali e delle Province autonome alle modifiche in materia di Irpef previste dalla legge di bilancio.

Taglio dei contributi per redditi bassi dipendenti

In via eccezionale, per i periodi di paga dal primo gennaio al 31 dicembre 2022, i lavoratori dipendenti con redditi bassi (fino a 2.692 euro lordi al mese) potranno beneficiare di uno sconto dei contributi previdenziali di 0,8 punti percentuali. 

Bollette a rate in 10 mesi

Chi non riuscirà a pagare le bollette di luce e gas nei primi quattro mesi del 2022, potrà rateizzare gli importi per un periodo non superiore a 10 mesi, senza l’applicazione di interessi. L’Arera dovrà quindi definire, nel limite di 1 miliardo, le regole applicative e fornirà indicazioni alla Cassa per i servizi energetici e ambientali per l’applicazione della norma.

Vengono stanziati 1,8 miliardi di euro in più per contenere, nel primo trimestre 2022, gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico. Inoltre, sempre per il primo trimestre 2022, è prevista la riduzione delle aliquote relative agli oneri generali di sistema per il settore del gas fino a 480 milioni.

E, infine, 912 milioni saranno utilizzati per potenziare il bonus sociale (lo sconto in bolletta per le famiglie economicamente svantaggiate o in gravi condizioni di salute) in modo da compensare i nuovi incrementi in arrivo.

Rifinanziato il bonus tv e decoder

Rifinanziato con ulteriori 68 milioni di euro per il 2022 il bonus tv e decoder. inoltre gli over 70 pensionati che hanno diritto al bonus, con un trattamento pensionistico inferiore ai 20.000 euro, potranno ricevere tv e decoder direttamente nella propria abitazione.

Arriva la norma anti-delocalizzazioni

Il compromesso raggiunto nel governo prevede che se un’azienda è inadempiente rispetto al piano di ristrutturazione del sito sarà chiamata a pagare il contributo previsto per il finanziamento dell’Aspi, oggi Naspi, in misura doppia. Se invece non è inadempiente ma l’accordo con governo e sindacati sul salvataggio sfuma con conseguenti esuberi, il contributo si moltiplica per 1,5 volte. Il contributo previsto è pari al 41% del massimale mensile di Naspi per dodici mesi di anzianità aziendale negli ultimi tre anni.

Fondo per turismo e spettacolo

Arriva anche un fondo da 150 milioni per il 2022 per sostenere gli operatori economici del settore del turismo, dello spettacolo e dell’automobile, colpiti dalla pandemia.

Patent box

L’emendamento del governo riscrive poi la disciplina del Patent box contenuta nel decreto fiscale. La norma prevede, infatti, che l’incentivo passi dal 90% al 110%, escludendo dall’ambito dei beni agevolabili i marchi di impresa e limitando pertanto l’ambito della norma ai brevetti o ai beni comunque giuridicamente tutelati. Inoltre, viene eliminato il divieto di cumulo tra il Patent box e il credito di imposta per ricerca e sviluppo e ridisegna il regime transitorio. 

In arrivo anche 180 milioni per la scuola

In arrivo anche altri 180 milioni per la scuola. Cento milioni di euro serviranno per la proroga degli incarichi temporanei del personale Ata della scuola legati all’emergenza Covid. La norma consente di coprire nel periodo da gennaio a giugno 2022 circa 7.800 contratti a tempo determinato. E salirà a 300 milioni di euro per il 2022 il Fondo per la valorizzazione del personale docente, con lo stanziamento di ulteriori 60 milioni.

Vengono inoltre eliminate le precisazioni in merito alle finalità cui sono destinate le risorse (‘dedizione nell’insegnamento e promozione della comunità scolastica’). Assegnati poi ulteriori 20 milioni di euro alle scuole dell’infanzia paritarie sulla base di criteri individuati da un apposito decreto del ministero dell’Istruzione da adottarsi entro 30 giorni dalla entrata in vigore della legge.

Al via stabilizzazione toghe onorarie

Arriva la norma per stabilizzare gli oltre 4.800 magistrati onorari in servizio e rispondere così alle sollecitazioni della Commissione europea che ha avviato nei confronti dell’Italia la procedura di infrazione. Le toghe potranno essere confermate a tempo indeterminato a domanda sino al compimento del settantesimo anno di età e dunque sino al raggiungimento dell’età pensionabile.

La stabilizzazione è subordinata al superamento di una procedura valutativa, con colloquio orale, e comporta la rinuncia a ogni ulteriore pretesa di risarcimento, salvo il diritto all’indennità di fine prestazione in caso di mancata conferma. La norma consente anche di attivare da subito le procedure di reclutamento di 700 nuove unità nel 2022 (senza oneri nell’anno considerato l’iniziale periodo di tirocinio gratuito), fino a un totale di 2.200 nel 2032, nel rispetto del limite massimo di dotazione organica di 6.000 unità.

Un miliardo e mezzo per il Giubileo

Per il Giubileo sono stanziati circa 1,5 miliardi di euro complessivi, viene istituita la società “Giubileo 2025” controllata dal Mef e nominato un commissario straordinario per la preparazione dell’evento.

Cinquanta milioni per il commissario straordinario Covid

Arrivano infine 50 milioni di euro per gli interventi di competenza del Commissario straordinario all’emergenza Covid per il 2022.

Quaranta milioni per i danni degli incendi

Altri 40 milioni serviranno a far fronte ai danni subiti dal patrimonio pubblico e privato e dalle attivita’ economiche e produttive a seguito dei gravi incendi boschivi e urbani della scorsa estate nelle regioni Calabria, Molise, Sardegna e Sicilia.

Fondi per una commissione sulla trasparenza dei rendiconti dei partiti

Arrivano nuove risorse per il funzionamento della Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici. E’ autorizzata una spesa complessiva di 60.000 euro dal 2022 da ripartire in egual misura a integrazione del finanziamento di ciascuna Camera