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Manovrina all’esame dell’Ars: fondi per forestali e bollette, ecco le misure

Conclusa la discussione generale, sarà è la volta dell’esame del disegno di legge, la cosiddetta “manovrina” che è approdata all’Ars. Il vice presidente vicario dell’Ars, Nuccio di Paola, ha aggiornato la seduta d’aula a mercoledì, alle 11. Sono circa 250 gli emendamenti presentati.

A quanto ammonta la manovrina

Nel disegno di legge delle variazioni di bilancio, sono 30 milioni di euro le risorse nuove che il governo regionale ha stanziato. Un budget che proviene dagli importi incassati per le tasse automobilistiche. In totale, la manovrina ammonta a 414,6 milioni di euro. In sintesi, per circa 134,9 milioni di euro, si tratta dello spostamento di somme da un capitolo all’altro, mentre la voce più sostanziosa del bilancio è quella che riguarda i 250 milioni per le spese sanitarie, dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha condannato la Regione siciliana per avere utilizzato una parte del fondo sanitario, destinato ai Lea (Livelli essenziali di assistenza) per pagare, invece, debiti precedentemente contratti dalla sanità regionale. Dopo la sentenza negativa, il governo Schifani è corso ai ripari, stanziando 249 milioni nel bilancio 2022.

Cosa prevede il disegno di legge

Sono cinque gli articoli della manovrina che Sala d’Ercole conta di approvare. Il capitolo più importante riguarda i Comuni, per i quali – si legge nel ddl – sono previsti 48 milioni “per far fronte all’emergenza caro bollette, che sta affliggendo gli enti locali siciliani e al fine di garantire la continuità dei servizi erogati dagli stessi enti”. Altri 4 milioni andranno in favore dei Liberi consorzi e delle Città metropolitane.

Tra le misure previste dalla “manovrina” c’è un taglio di 2,5 milioni di euro destinati alle imprese agricole e finalizzati all’abbattimento del costo del gasolio agricolo. “Tali somme, pari a circa 2,5 milioni di euro, sono utilizzate come copertura finanziaria delle variazioni di bilancio”, si legge.

Salve, inoltre, le giornate lavorative dei forestali in Sicilia. La manovrina prevede l’incremento dei fondi, pari ad un milione di euro, “per garantire il pieno rispetto delle garanzie occupazionali dei lavoratori forestali originariamente inseriti in progetti finanziati con risorse extraregionali, ma per i quali il ritardo del rilascio della relativa autorizzazione per la Valutazione di incidenza Ambientale potrebbe impedirne il completamento delle giornate lavorative”.

Le polemiche, M5s all’attacco

“La sonora batosta della Corte dei Conti, che ha bocciato il bilancio della Regione, non è stato un semplice buffetto, come sembra dall’atteggiamento assunto dal governo. Occorre da parte dell’esecutivo regionale una grande operazione chiarezza su come intende procedere. Per noi a questo punto è inevitabile l’esercizio provvisorio, di cui non c’è traccia”. Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca. “Le poche parole spese da Falcone a chiusura d’Aula – dice Antonio De Luca – non bastano certo a chiarire le intenzioni del governo che sembra procedere imperterrito per la propria strada, come se dalla magistratura contabile non fosse arrivata una clamorosa e disastrosa bocciatura dei conti. Occorre una seduta d’aula ad hoc per dire ai siciliani qual è veramente lo stato di salute del bilancio, occorre dire se si vuole continuare sulla falsariga del fallimentare governo Musumeci che ha lasciato in eredità ai nostri figli e nipoti un fardello di 600 milioni di debiti aggiuntivi derivanti dalla rinegoziazione dei mutui con la cassa depositi e prestiti”.