Si, no, forse, e alla fine l’Assemblea regionale pacificata è tornata ad essere una arena. La sospensione di ieri serviva a dare il tempo agli uffici di aggiornare il fascicolo con l’emendamento aggiunto in aula alla presenza di Renato Schifani per ulteriori 12,5 milioni di euro sull’articolo 1 del disegno di legge.
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Il primo articolo del disegno di legge sulle variazioni di bilancio riguarda unicamente gli interventi per contrastare l’emergenza idrica, e su questa linea di implementazione dei macrotemi, come richiesto dalla Presidenza della Regione Siciliana, l’Ars aveva dato nullaosta anche dai banchi delle opposizioni. La sospensione si è protratta molto più del previsto. Dal una sosta pranzo, in attesa di aggiornamento dagli uffici, la pausa ha visto due ritorni in Sala d’Ercole per sospensioni ulteriori e rinvio finale alla mattina odierna.
La mattina però ha visto variazioni alle variazioni, e dall’emendamento accordato ieri, ed in attesa del previsto maxiemendamento che avrebbe dovuto chiudere tutta la partita azzerando gli emendamenti delle opposizioni per una snella approvazione dell’articolato, si è giunti alla scoperta di nuove modifiche del disegno di legge dal governo. Nuove risorse su interventi mirati, per qualche milione di euro su un comune e qualcosa su un altro, che ha fatto saltare tutti gli accordi ed anche i nervi dei deputati delle opposizioni. E forse non soltanto delle opposizioni. La seduta delle ore nove è stata così ancora rinviata fino ad apertura lavori verso mezzogiorno con un clima da arena, come prima dell’accordo trovato in ufficio di presidenza ieri insieme al presidente della Regione Renato Schifani che anche questa mattina intendeva partecipare ai lavori d’aula.
“Io credo che l’assessore al bilancio debba riflettere sulle dimissioni”, ha affermato caustico questa mattina il coordinatore del gruppo M5S all’Ars Nuccio Di Paola. Dagnino, già scivolato su una frase che ha indotto il presidente Schifani ad intervenire ieri in aula in sua difesa, è adesso di nuovo al centro delle attenzioni – decisamente negative – dei gruppi di opposizione, con in testa il Movimento 5 Stelle che per voce del vicepresidente vicario dell’Ars Nuccio Di Paola lo invita a prendere in considerazione la rinuncia alla delega affidatagli da Schifani. “Se il governo regionale non è in grado di portare avanti nemmeno una variazione di bilancio, che a detta loro era di 400, 500 milioni di euro, ed è da giorni che siamo impantanati su questa manovra”, ha affermato Di Paola questa mattina, chiudendo con una sola plausibile ipotesi: “L’assessore Dagnino rifletta sulle sue dimissioni”.