Il settore dell’automotive è in continua trasformazione e si sta proiettando sempre più verso una dimensione “green”, incentivando la produzione di modelli elettrici. Secondo i dati contenuti nel rapporto “Prospettive globali per il settore automobilistico: sterzare attraverso le turbolenze” pubblicato da Allianz Trade, le vendite di nuove autovetture elettriche supereranno i 18 milioni (+32,8% a/a) nel 2024, con l’Europa in testa (+41,2%).
Per quanto riguarda la produzione, lo studio prevede un calo dei margini lordi ed Ebit attestandosi rispettivamente al 18,7% e al 5,2%. Sul fronte investimenti le case automobilistiche saranno attente nelle loro strategie e rimarranno snelle nelle scelte.
L’industria automobilistica globale sta attraversando una transizione significativa verso i veicoli elettrici (EV) nonostante il percorso sia condizionato dalle tensioni geopolitiche, dal rallentamento della domanda e dalle incertezze normative.
La Cina è diventata una forza dirompente e sfida i leader tradizionali del settore automobilistico. I veicoli elettrici cinesi sono sulla buona strada per conquistare il mercato globale, con vendite e produzione sono aumentate di quasi otto volte dal 2019 al 2023. Il sostegno del governo cinese svolge un ruolo fondamentale nello stabilire oggi il dominio indiscusso di questo Paese nel settore.
I produttori cinesi di veicoli elettrici hanno forti vantaggi in termini di costi grazie alla loro posizione di early mover, ai minori costi di manodopera e alle economie di scala, ma eccellono anche in termini di qualità. Tuttavia, essendosi a lungo concentrati sui loro punti di forza consolidati, gli operatori automobilistici europei sono arrivati tardi nel “gioco” dei veicoli elettrici e stanno lottando per produrre modelli a prezzi accessibili in modo redditizio – i veicoli elettrici costano ancora il 27% in più rispetto alle auto a benzina.
Allo stesso tempo, le case automobilistiche europee stanno cercando di tenere il passo nonostante i ritardi. Negli Stati Uniti la politica industriale sta spingendo il passaggio ai veicoli elettrici ma permangono sfide in termini di costi e incertezze politiche.
Sebbene abbiano stimolato la transizione verso i veicoli elettrici e attirato investimenti significativi (66 miliardi di dollari di investimenti in batterie e veicoli elettrici) l’elevato costo dei veicoli elettrici rimane una sfida, esacerbata dall’aumento del costo del lavoro (aumento salariale del 25% nei prossimi quattro anni) e da una preferenza nazionale per i veicoli più grandi (quota di mercato del 70,5%).
Le dinamiche politiche rappresentano la più grande variabile nel futuro dell’industria automobilistica statunitense: una potenziale seconda presidenza Trump potrebbe impostare il percorso su un percorso alternativo, data la divergenza nelle posizioni dei due partiti sulla trasformazione verde.