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Mare inquinato in Sicilia: Codacons presenta esposto a quattro Procure

Dal mare di Acitrezza nel catanese alla spiaggia di Praiola a Terrasini, passando per la foce del torrente Clachea a Carini in provincia di Palermo. Ma anche la spiaggia vicina al depuratore a Castelvetrano, nel trapanese, le foci del fiume Naro ad Agrigento. Sono soltanto alcuni dei tratti di mare siciliano contaminati di batteri fecali e caratterizzati dalla presenza di escherichia coli ed enterococchi intestinali in concentrazioni talmente elevate da superare i limiti previsti dalla legge e da rappresentare un grave rischio per la salute dei bagnanti.

L’esposto presentato dal Codacons

Una situazione grave, quella emersa dalle analisi dei campioni di acqua marina effettuate nei giorni scorsi da Goletta Verde di Legambiente in diverse tratte di mare in Sicilia, che ha portato il Codacons a presentare un esposto denuncia alle Procure della Repubblica di Catania, Palermo, Trapani e Agrigento per accertare eventuali responsabilità per l’inquinamento ambientale.
Il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori ha inoltre chiesto ai sindaci dei comuni interessanti di disporre immediatamente, con apposite ordinanze, il divieto di balneazione nelle spiagge risultate inquinate, apponendo l’apposita segnaletica informativa per i bagnanti e tramite un maggiore controllo delle Forze dell’Ordine sul rispetto del divieto di balneazione.