“La natura impiega decine di anni per realizzare una duna costiera, poi arriva la ruspa della ditta incaricata dal Comune per pulire la spiaggia e in un paio di ore, cancella tutto!”.
Questa la denuncia dell’associazione ambientalista agrigentina MareAmico, che l’ha documentata con foto e filmati.
“Le dune costiere – ha spiegato in una nota Claudio Lombardo, presidente di MareAmico -, sono un ecosistema protetto dalle leggi comunitarie, svolgono un ruolo importantissimo nella difesa della costa: sono infatti un ostacolo fisico all’avanzamento del mare e costituiscono un consistente deposito di sabbia che può alimentare naturalmente la spiaggia dopo le mareggiate invernali”.
“La devastazione di queste dune – ha aggiunto – ha compromesso un intero ecosistema, sono state spazzate via diverse varietà di piante psammofile, l’habitat di alcuni uccelli e c’è il concreto rischio che abbiano distrutto il nido di qualche tartaruga caretta caretta, che proprio in questo periodo deposita le uova in spiaggia”.
“Ovviamente – ha spiegato il Presidente di Mareamico – il Demanio e la Capitaneria avevano autorizzato soltanto la pulizia della spiaggia con un mezzo gommato e senza movimentazione delle sabbie. Invece questi lavori, praticamente abusivi, hanno distrutto tutto producendo un danno assolutamente incalcolabile”.
“Senza contare il fatto – concluso Lombardo – che i rifiuti sono stati semplicemente nascosti sotto la sabbia, spostata dalla ruspa”.