Non sarebbe stato raccomandato alcun digiuno prima dell’intervento costato la vita alla giovane Margaret Spada a Roma: a riferirlo è l’avvocato della famiglia della giovane, Alessandro Vinci, parlando di alcuni messaggi WhatsApp scambiati tra la ragazza e la segreteria dello studio poco prima della tragedia.
Il dettaglio è al centro delle indagini degli inquirenti. Al momento sono due gli indagati: si tratta di Marco e Marco Antonio Procopio, padre e figlio, titolari dello studio medico scelto dalla 22enne di Lentini (SR) per una rinoplastica.
La famiglia della ragazza avrebbe letto i messaggi, ora al vaglio degli inquirenti, mentre la 22enne si trovava ancora in coma all’ospedale Sant’Eugenio. Sembra che lo studio avesse autorizzato la giovane ad alimentarsi regolarmente prima dell’anestesia, senza raccomandare alcun digiuno: “Tesoro sei pronta? Stai tranquilla, domani puoi mangiare e bere“, avrebbero scritto dalla segreteria il giorno prima dell’intervento a Margaret Spada.
Dall’autopsia sembra a provocare la morte sia stata l’anestesia: ancora da chiarire se sia stato letale il dosaggio sbagliato o l’uso scorretto di un vaso costrittore, ma anche il cibo ingerito prima dell’operazione potrebbe aver influito. Una relazione dell’Asl avrebbe anche ipotizzato l’inadeguata procedura di rianimazione da parte del personale dello studio medico, che tra l’altro sarebbe risultato anche privo di autorizzazioni. Margaret Spada, secondo la relazione, non sarebbe stata rianimata subito e adeguatamente.
Al momento, gli inquirenti stanno passando in rassegna i tabulati telefonici dei medici coinvolti per comprendere se ci possano elementi utili alle indagini.
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Foto da Facebook