Cronaca

Effettuata l’autopsia sul corpo di Margaret Spada: arresto cardiocircolatorio per sofferenza acuta

Morte per arresto cardiocircolatorio in un quadro ricollegabile a una sofferenza acuta: è questo il primo risultato dell’autopsia sul corpo di Margaret Spada. L’origine, ovviamente, dovrà essere accertata successivamente con esami istologici e tossicologici.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

L’esame è stato eseguito presso l’istituto di medicina legale di Tor Vergata, a Roma.

I risultati dell’autopsia sul corpo di Margaret Spada

La ventiduenne, originaria del siracusano, è morta dopo un intervento di rinoplastica parziale in un centro medico della Capitale. Gli esami tossicologici dovranno chiarire anche cosa sia stato somministrato alla ragazza prima e dopo il malore. All’autopsia, disposta dalla procura di Roma nel fascicolo che vede due medici dello studio dove si era recata la 22enne indagati per omicidio colposo, hanno partecipato anche i consulenti di parte.

Marco e Marco Antonio Procopio, padre e figlio, operavano insieme in uno studio medico di Roma, risultato non autorizzato. Lo ha comunicato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, a margine di un evento all’ospedale Sant’Andrea di Roma. “Rimodellamento del naso in 20 minuti”: questo il “motto” commerciale del medico chirurgo Marco Antonio Procopio sui social, da TikTok a Instagram. Oggi tutti gli account del chirurgo risultano chiusi o cancellati, ma in rete è ancora possibile trovare tracce dei contenuti che pubblicava per pubblicizzare gli interventi estetici, con i classici “prima” e “dopo”.

Tante e diverse le perplessità in merito al caso, alcune riscontrate grazie all’autopsia sul corpo della giovane Margaret Spada. All’interno del centro medico dove la 22enne è stata operata, infatti, risulta assente qualunque tipo di documentazione, compresa quella del consenso informato. Inoltre, non sono stati trovati sul luogo atti legati alla contabilità. I carabinieri del Nas effettueranno un ulteriore sopralluogo per verificare che fossero presenti al momento dell’intervento strumenti di emergenza, come defibrillatore e medicinali da utilizzare in caso di shock anafilattico, come il cortisone.