PALERMO – “L’8 marzo 1909 segna l’inizio di un percorso di riscatto che ha portato la donna a trovare la propria identità e dignità. Questa ricorrenza è nata per ricordare le lotte sociali e politiche che le donne hanno dovuto affrontare affinché la loro voce venisse ascoltata. Quale sia l’avvenimento che ha davvero fondato questa data poco importa. Quel che bisogna ricordare è che essere donne non è mai stato facile e ogni anno, l‘8 marzo, diventata ormai una data simbolo, si impone alla coscienza collettiva sia per le conquiste sociali, economiche e politiche, sia per il contrasto alle discriminazioni e alle violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in quasi tutte le parti del mondo”.
Con queste parole, Margherita Ferro, Consigliera di Parità della Regione Siciliana ha aperto il tavolo di discussione, promosso dalla in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Gela che si pone l’obiettivo di avviare una riflessione seria sul rapporto tra donne e politica.
Durante il webinar, moderato dal nostro vicedirettore, Raffaella Tregua e dal giornalista Mario Barresi, sotto la lente di ingrandimento sono finiti i disegni di legge sulla parità di genere presentati in Assemblea Regionale Siciliana ma rimasti di fatto sotto la polvere nei cassetti delle Commissioni Ars. “Chiediamo al Presidente Gianfranco Miccichè – ha detto Ferro – di calendarizzare il Ddl sulla doppia Preferenza di genere. L‘Ars ha già saggiamente realizzato la norma sulla doppia preferenza di genere nei Comuni siciliani; se questa previsione normativa, che tanto successo ha riscontrato nelle Assemblee comunali, è stata votata da questa Istituzione parlamentare, sia dalle donne, sia dagli uomini di Sicilia, perché non applicarla anche alla massima espressione politica Siciliana, che è l’Assemblea Regionale?”