Marsala, il “Sirtori” non è agibile, oltre 200 alunni senza scuola

Sono iniziate le proteste delle famiglie degli alunni dell’Istituto Comprensivo “Sirtori” di Marsala, nel rispetto delle normative anti-Covid.

Il sit in, che doveva tenersi già sin dai primi mesi di agosto, è stato più volte rinviato per capire come la vicenda si potesse risolvere. E invece ad oggi, con l’inizio delle lezioni il 16 settembre, il “Sirtori” non sa cosa lo attende.

Già lo scorso anno, quattro classi della scuola primaria avevano dovuto svolgere i doppi turni mattina e pomeriggio, nonostante ripetute richieste fatte pervenire dalla dirigente Katia Tumbarello al Comune lilybetano.

Un disagio che si è esteso dapprima a 11 classi più gli uffici di presidenza e amministrativi della sede centrale, che ospita circa 200 studenti, in quanto il Comune guidato dal sindaco Massimo Grillo, ha fatto sapere che i locali non rispettano l’indice di vulnerabilità antisismica previsto dalla normativa.

Peraltro il Comune, attraverso un finanziamento ottenuto, aveva effettuato delle indagini di staticità antisismica in alcune scuole comunali del territorio, nell’ottobre scorso. Ma le risultanze, negative, sono state comunicate alla preside solo il 5 luglio scorso.

Il tutto mentre il mondo della scuola deve affrontare un’altra criticità all’inizio del nuovo anno: il ritorno in presenza con Green Pass per tutto il personale scolastico e la gestione degli alunni in pandemia. Già su Facebook da circa un mese giravano messaggi da parte di insegnanti preoccupate per i piccoli allievi con un futuro scolastico incerto.

Infatti, il Comune al momento fa sapere alla scuola diretta da Katia Tumbarello che non ha fondi per affittare una nuova sede scolastica e anche l’alternativa fornita dal “Sirtori” – ovvero l’affitto di tenso-strutture da installare nei giardini dell’edificio della via omonima – è ancora lontana, in quanto, sembra che l’Ente comunale non abbia soldi da investire.

Si erano addirittura studiate varie soluzioni, come l’uso di aule scolastiche già adibite oggi e in passato a plessi scolastici, come i Salesiani, in via Grazia Vecchia, in via Gambini o presso la scuola Mazzini, considerando che anche altri istituti scolastici marsalesi, come l’Istituto Agrario ed Alberghiero “A. Damiani” e il Liceo Scientifico “P. Ruggieri” hanno la necessità di trovare altre aule.

I tempi sono stretti e la preoccupazione cresce, nel frattempo i genitori dei piccoli alunni, nonostante il caldo, si stanno mobilitando chiedendo a gran voce subito una sede per garantire il diritto allo studio, uno studio sereno in tempi difficili, ai propri figli.

Claudia Marchetti