MARSALA (TP) – Le tariffe per il servizio mensa del Comune non aumenteranno per tutto il 2024. Le famiglie possono, al momento, dormire sonni tranquilli: i fondi necessari sono stati trovati. Il sindaco della città, Massimo Grillo, ha rinunciato al compenso di legge spettante per la carica istituzionale ricoperta e, in sede di approvazione del Bilancio tecnico da parte della Giunta municipale, è stato deciso che quell’importo mensile confluirà stabilmente in una voce di spesa destinata ad assorbire l’aumento delle quote per la mensa scolastica.
In attesa del nuovo appalto, quindi, che andrà a definire le nuove tariffe e quanto il Comune andrà a spendere per coprire il servizio, si è scelto di mettere una pezza che permetta di andare avanti senza andare a toccare le tasche dei cittadini, soprattutto coloro che hanno un reddito basso.
La decisione nasce da un lungo dibattito sull’argomento, che ha visto collaborare insieme nel corso del tempo l’Amministrazione comunale, Marsala Schola – la partecipata che gestisce i servizi collegati alle scuole – e una delegazione di genitori, dirigenti, sindacati, che hanno partecipato a diversi incontri per discutere l’argomento, che tocca quotidianamente tante famiglie.
Il sindaco già in precedenza aveva dimostrato la propria comprensione e preoccupazione per le famiglie, soprattutto quelle con un Isee basso, riguardo al possibile aumento delle quote da pagare per la mensa. Da questi incontri sono emerse diverse proposte, che sono state approfondite dagli uffici di Marsala Schola. La situazione che si è presentata, purtroppo, si è rivelata essere particolarmente complessa a causa della coincidenza della scadenza di un contratto pluriennale, che aveva permesso il blocco dei prezzi per ben sei anni e degli eventi globali che dal 2020, tra la pandemia e le guerre che hanno coinvolto il suolo europeo, hanno portato a un aumento esponenziale dei prezzi. Impossibile, quindi, pensare di mantenere le vecchie tariffe senza andare ad intaccare un servizio dedicato ai bambini e ai ragazzi di tutta la comunità.
L’argomento è stato al centro di diverse discussioni in Consiglio comunale e in una di queste occasioni il possibile aumento della quota di compartecipazione per il servizio di mensa scolastica è diventato motivo di protesta di cinque consiglieri (Gabriele Di Pietra, Gaspare Passalacqua, Leo Orlando, Flavio Coppola e Mario Rodriquez) che hanno richiesto la presenza del sindaco Grillo alla seduta e poi, in segno di protesta, hanno occupato l’Aula al termine dell’incontro.
Nelle diverse fasi della discussione sulla gestione del servizio e del nuovo prezzo da fissare, era pure intervenuta la vice sindaco Valentina Piraino per chiarire che l’adeguamento delle tariffe era necessario, in attesa dell’assegnazione del nuovo appalto per il servizio mensa, la cui procedura di gara è in corso, ma sottolineando come la Giunta stesse lavorando per fare tutto il possibile per limitare gli effetti dell’aumento, specie per quanto riguarda le famiglie a basso reddito.
La copertura finanziaria necessaria per coprire il servizio ed evitare gli aumenti, prioritariamente alle fasce di reddito più basse, è di 120 mila euro. Raggiunto tale obiettivo, gli uffici potrebbero valutare la possibilità di rimborsare la maggiorazione della quota versata.