Sanità

Mascherine chirurgiche ed Ffp2: utilizzo, durata e quando cambiarle

Le mascherine Ffp2 sono entrate (o ritornate, se vogliamo) prepotentemente nella vita di tutti gli italiani da quando (con il decreto Festività del 24 dicembre) sono diventate indispensabili per salire sui mezzi pubblici, entrare in cinema, teatri, stadi e partecipare a tutte le attività della sfera sociale. Anche per strada la gente preferisce sempre più indossare la Ffp2 piuttosto che la chirurgica.

Sino a prima delle feste gli italiani sembravano preferire le mascherine chirurgiche. E’ bene dunque fare ancora una volta chiarezza sulle differenze tra le due mascherine. Il loro livello di filtraggio e soprattutto, cosa sottovalutata dai più, la loro durata.

Mascherine Ffp, il loro utilizzo

Le mascherine “Ffp”, la cui sigla sta per “filtering face piece particles” sono considerate dall’Istituto superiore di sanità (Iss) mascherine ad alta protezione. Questi dispositivi proteggono infatti sia chi le indossa, sia gli altri. Si distinguono due classi di protezione Ffp2 e Ffp3. Le Ffp2 hanno un alto potere filtrante e proteggono anche chi le indossa dal rischio di essere infettati da persone o dall’ambiente circostante. Le Ffp3 offrono la massima protezione filtrante possibile.

Livello di filtraggio delle mascherine Ffp2

Uno studio dell’istituto tedesco Max Planck ha spiegato che, se si prendono due persone che distano l’una dall’altra tre metri, una non vaccinata e l’altra positiva al Covid, in meno di cinque minuti la persona senza vaccino verrà infettata con quasi il 100% di certezza. Se però le stesse due persone indossano correttamente la mascherina Ffp2 il rischio di contrarre il virus si riduce allo 0,1%.

Un altro studio pubblicato sulla rivista JAMA Internal Medicine ha messo a confronto capacità di filtraggio di diversi tipi di mascherine e la Ffp2 ha raggiunto il 98,4%.

Durata delle mascherine Ffp2

L’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano chiarisce però che le Ffp2 sono monouso e andrebbero indossate per un massimo di 7-8 ore consecutive.

Mascherine Ffp2 monouso o riutilizzabili

A meno che la mascherina filtrante non sia accompagnata dall’indicazione R (riutilizzabile) è intesa come dispositivo monouso e quindi usa e getta (in questo caso riporterà l’indicazione NRnon riutilizzabile). Una mascherina Ffp2 riutilizzabile (sino a 50 volte) può essere trovata al prezzo di 15 euro circa, contro 0,75 euro di una non riutilizzabile.

La capacità filtrante delle mascherine riutilizzabili può in genere essere ripristinata (ad es. lavando o sanificando il dispositivo, oppure cambiando il filtro).

Nell’uso quotidiano, se indossata per poco tempo e in situazioni non ad alto rischio di contagio, una mascherina FFP2 monouso può essere utilizzata una seconda volta tenendo presente che la sua capacità filtrante potrebbe essere ridotta. In ogni caso è sempre consigliabile rispettare l’indicazione monouso e procurarsi un filtrante nuovo.

Ffp2 riutilizzabili

Diverso il discorso perle FFP2 riutilizzabili: quante volte possono essere igienizzate e usate nuovamente? Ebbene, qui le indicazioni variano di produttore in produttore – che indica il numero di lavaggi o di sanificazioni possibili prima di compromettere la capacità filtrante del dispositivo.

Va detto che i termini reali possono variare in realtà anche in base al contesto in cui vengono utilizzate, alla concentrazione del contaminante, all’umidità dell’ambiente, alla conservazione del prodotto e via dicendo.

Una mascherina FFP2 indossata all’aperto potrà certamente essere usata più a lungo e per un maggior numero di volte rispetto a una mascherina filtrate utilizzata all’interno di una struttura sanitaria. 

Mascherine chirurgiche

La mascherina chirurgica è quella maggiormente utilizzata, si trova in farmacia ed è consigliata dalle autorità per svolgere tutte le attività quotidiane. È però un dispositivo usa e getta che può essere indossato per massimo una giornata.

La loro capacità filtrante è però soprattutto verso l’esterno. Se si è positivi al Covid-19 e si indossa il dispositivo si proteggono gli altri dal contagio. Non è la stessa cosa se si ha la mascherina e si entra in contatto con una persona infettata che, invece, non la porta. La capacità filtrante in ingresso delle mascherine chirurgiche è solo del 20%.

Questi dispositivi offrono protezione dalle contaminazioni per un tempo di 6/8 ore di utilizzo continuativo, terminato il quale, sono da eliminare. Le mascherine chirurgiche sono quindi da considerarsi monousonon riutilizzabili e non lavabili. Unica eccezione ammessa è prevista in caso non fossero state utilizzate continuativamente per le 6/8 ore giornaliere in cui garantiscono efficacia: allora è possibile riutilizzarle il giorno successivo, a patto di conservarle in un sacchetto di carta e avendo l’accortezza di maneggiarle dagli elastici per evitare di toccarle con le mani.

Dario Raffaele