ROMA – “Al Parlamento e al governo italiano spetta la responsabilità di indicare nel rispetto delle prescrizioni costituzionali le missioni affidate alle forze armate salvaguardandone il carattere di preziosa risorsa a servizio della comunità nazionale”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo al Quirinale alla Cerimonia di consegna delle insegne dell’ordine militare d’Italia in occasione del giorno dell’unità nazionale e giornata delle forze armate.
“Il percorso interforze intrapreso con gli obiettivi di modernizzazione, ristrutturazione e razionalizzazione va perseguito con decisione”, ha aggiunto.
Sulla presenza delle donne nelle forze armate, Mattarella ha parlato di un bilancio certamente “positivo”: “Quest’anno – ha detto – ricorre anche il 20º anniversario della legge 380 che apriva alle donne nell’ottobre del 1999 l’arruolamento nelle forze armate. Un passaggio importante che recuperava un ritardo dell’Italia rispetto ad altri paesi”.
“Il bilancio di questi primi 19 anni – ha osservato – è certamente molto positivo. Oltre 16.000 donne di ogni ordine e grado sono oggi inserite in ogni settore della difesa, da quelli logistici e amministrativi a quelli più operativi”.
Nel discorso del Capo dello Stato, ha trovato ampio spazio anche il contributo dell’Italia all’alleanza atlantica: “Con i suoi 2000 militari impegnati – ha detto Mattarella – l’Italia offre un sostegno di assoluta importanza alla Nato”. E poi ha ricordato: “Anche nelle missioni dell’Unione Europea siamo al secondo posto per livello di contribuzione. Nelle missioni delle Nazioni Unite l’Italia il primo contributore tre paesi occidentali”, ha ricordato il capo dello Stato.
Infine, un appello a non abbassare mai la guardia e a “non sottovalutare i tentativi che negano o vogliono riscrivere la storia contro l’evidenza allo scopo di alimentare egoismi, interessi personali, discriminazioni e odio”. “L’antidoto a queste immani tragedie – ha aggiunto – è soltanto nella memoria, nel dialogo, nel rispetto, nell’inclusione e nella comprensione reciproca”.
Il Presidente della Repubblica ha ricordato “gli orrendi episodi accaduti 75 anni or sono lungo quasi tutta la penisola. Tante vite spezzate nei crudeli eccidi perpetrati dalle truppe e milizie nazi fasciste, spesso compiuti nella più agghiacciante violenza e spregio della vita persino dei bambini. A quegli eccidi si sono aggiunte Le aberranti vicende ad opera di alcuni reparti delle forze alleate che come talvolta accade in guerra, avevano smarrito ogni senso di umanità”.