BOLOGNA – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è giunto al Museo per la Memoria di Ustica, nel quartiere della Bolognina, terza tappa della sua visita nel capoluogo emiliano, dopo la partecipazione alla messa celebrata in suffragio delle vittime dal cardinale di Bologna, Matteo Zuppi nella Cattedrale di San Pietro e l’incontro con i familiari delle vittime dell’attentato del 2 agosto del 1980 nella sala d’attesa della stazione dove esplose la bomba che uccise 85 persone e ne ferì 200.
Al museo – dove sono custoditi i resti del Dc9 abbattuto nei cieli della cittadina siciliana il 27 giugno del 1980 – il Capo dello Stato si è intrattenuto con i familiari delle 81 vittime della strage.
“Dolore, ricordo, verità”, ha scandito Mattarella. “Il dolore per le vittime – ha detto – per tante donne, uomini, bambini, assassinati dalla violenza del terrore stragista. Ognuna di queste persone aveva una storia, una prospettiva di vita, un futuro che è stato rimosso, sottratto loro e cancellato. È stata sconvolta la vita di molti familiari delle vittime. Questo ha indebolito il nostro Paese nella società complessivamente”. Un dolore, ha aggiunto, che “non è estinguibile. È una ferita che non può rimarginarsi e che per questo chiede ricordo. Il ricordo delle vittime anzitutto – ha affermato Mattarella – di quel che è avvenuto, per essere vigili, per evitare che si ripetano, che si ripeta qualunque avvisaglia di strategia del terrore come quella che allora fu messa in campo”.
L’arcivescovo di Bologna, Zuppi: “Mandanti Stragi protetti da ombre e complicità”
“La memoria ci fa provare, anche, l’acuta e insopportabile ingiustizia della mancanza di verità, amara, perché memoria anche di delusioni, di ritardi, di opacità spesso senza volto e senza nome, di promesse non mantenute, di mandanti – che ci sono – protetti dall’ombra di quelle che sono vere e proprie complicità”. Lo ha detto il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, in un passaggio dell’omelia per la messa in suffragio delle vittime delle Stragi di Ustica e di Bologna, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Chiediamo – ha proseguito Zuppi – ancora che chi sa qualcosa trovi i modi per comunicare tutto ciò che può aiutare la verità, perché anche se scappiamo dal giudizio degli uomini non scappiamo dalla nostra coscienza e soprattutto dal giudizio di Dio”. “Non accettiamo come innocui i semi dell’odio e del pregiudizio, le ideologie che annullano la persona, l’uso di parole che diventano armi, la superficialità di cercare a tutti i costi la convenienza senza difendere la verità e il bene comune”, ha detto ancora.
Familiare strage Ustica, importantissima visita Mattarella
“Io ho conosciuto il presidente a livello umano e a livello umano è una bellissima persona. Penso che questa presenza sia importante per Bologna, è importantissimo che lui sia venuto a darci il suo supporto. Sono 40 anni che aspettiamo qualcuno che ci dia supporto e penso che il presidente Mattarella ce lo ha dato oggi, è stato bellissimo”. Così, Linda Lachina, una dei familiari delle vittime della strage di Ustica, ha commentato con i giornalisti la visita del Capo dello Stato, Sergio Mattarella al Museo per la Memoria di Ustica, ultima tappa della sua visita a Bologna. Nell’attentato al Dc9 esploso nei cieli della cittadina siciliana il 27 giugno del 1980, Linda Lachina e i suoi tre fratelli hanno perso i genitori, Giulia e Giuseppe. “Samo in quattro – racconta – abbiamo perso i nostri genitori nella strage di Ustica: è stata una vita molto difficile sia nella ricerca della verità, sia per tutto quello che vuol dire essere soli. Non è facile conclude – non è stato facile. Non lo è”.
Il sindaco di Bologna, Virginio Merola: “Mattarella molto colpito da Museo su Ustica”
“Noi cittadini della Repubblica italiana dobbiamo essere fedeli alla Costituzione, e ribelli alla violenza e al ritorno di ogni dittatura. Credo che il segno del presidente della Repubblica, su questo sia stato molto importante”. Così, il sindaco di Bologna, Virginio Merola ha commentato la visitadi Mattarella. Parlando all’uscita del Museo per la Memoria di Ustica, ultima tappa della visita bolognese del Capo dello Stato, il primo cittadino emiliano ha sottolineato come “Mattarella sia rimasto molto colpito dal museo, una vera e propria opera culturale vivente e anche con i familiari del 2 agosto ha ribadito in modo semplice e chiaro che la nostra Repubblica è pienamente vicina a loro”.