Si è conclusa stamattina la latitanza record di Matteo Messina Denaro, boss di Cosa Nostra irreperibile dal 1993. Il superlatitante, tra i più ricercati e pericolosi al mondo, è stato arrestato a Palermo nella clinica privata Maddalena, dove era solito effettuare periodicamente degli accertamenti. Il boss si era presentato con il falso nome di Andrea Bonafede.
La struttura sanitaria era stata messa in sicurezza nel corso della notte in occasione blitz effettuato dai carabinieri del Ros, al fine di tutelare tutti gli altri pazienti. Decine i militari che hanno preso parte all’operazione.
Al momento dell’arresto, Matteo Messina Denaro non si trovava a letto, ma stava effettuando dei controlli. Immediatamente dopo la cattura il boss di Castelvetrano è stato trasferito nella caserma San Lorenzo di Palermo e successivamente portato all’aeroporto Boccadifalco per essere destinato in una struttura carceraria di massima sicurezza. Al momento la località rimane segreta.
Stesso procedimento che è stato effettuato in occasione dell’arresto dell’altro boss mafioso Totò Riina, finito in manette il 15 gennaio 1993.
Matteo Messina Denaro era l’ultimo boss mafioso a essere ricercato. Nel corso di questi anni sono stati centinaia gli uomini impegnati nelle ricerche.