Sarebbe stato individuato il secondo covo utilizzato dal boss Matteo Messina Denaro durante la sua latitanza. A compiere la scoperta sono stati i Ros dei carabinieri che già nelle scorse ore avevano ipotizzato l’esistenza di una seconda abitazione in uso all’uomo.
Si tratta di un appartamento presente sempre a Campobello di Mazara, in provincia di Trapani, non molto distante dal primo covo scoperto ieri in vicolo San Vito.
Sul posto è atteso l’arrivo del procuratore aggiunto Paolo Guido in compagnia del comandante del Ros, Lucio Arcidiacono. Secondo le prime informazioni, Matteo Messina Denaro avrebbe fatto ricavare un vero e proprio bunker all’interno di un’abitazione.
Si parlerebbe di una stanza blindata, nascosta da una parete dal resto della casa di via Maggiore Toselli. Gli inquirenti ipotizzano che all’interno del covo il boss potesse nascondere documenti e materiali più rilevanti rispetto a quelli trovati nella prima abitazione.
Aggiornamento ore 17
Nel secondo covo di Matteo Messina Denaro, in via Maggiore Toselli 34, a Campobello di Mazara, è stata trovata una stanza blindata nascosta da un armadio. E’ stato il proprietario dell’abitazione, un 70enne finito in un’inchiesta di mafia e poi assolto, a dare agli investigatori la chiave della stanza blindata occultata dal fondo di un armadio pieno di vestiti. Ci sarebbero anche diamanti e smeraldi, oltre a collane e bracciali di grande valore nel bunker. Gli inquirenti dovranno sottoporre adesso i gioielli a una perizia per stabilirne l’autenticità.