Il 21 giugno inizieranno gli esami di Maturità 2023 per 536 mila studenti. Sono numerosi i candidati che si presenteranno a questa tappa fondamentale con l’ambizione di prendere un voto più alto, potendo contare su 5 punti bonus che potranno essere sommati al punteggio dei crediti e al voto delle prove scritte.
L’assegnazione dei punti bonus extra spetterà ai docenti che fanno parte della Commissione. Ciò dipenderà, comunque, dalla situazione dello studente e da alcuni requisiti che dovranno essere rispettati.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, infatti, ha fissato i criteri per l’applicazione dei 5 punti bonus. Per riceverli, lo studente impegnato negli esami di Maturità dovrà infatti essere stato ammesso all’Esame di Stato con almeno 30 crediti e dovrà aver totalizzato almeno 50 punti alle prove (scritte e orali).
In base a queste condizioni, i docenti della Commissione potranno assegnare i 5 punti bonus soltanto a quegli studenti che partono con una valutazione con almeno 80 crediti.
Va comunque sottolineato che partire con una valutazione di 80 crediti non rappresenta una garanzia di assegnazione “automatica” dei punti extra. Sarà la Commissione, infatti, a valutare l’eventuale applicazione del punteggio extra, da un minimo di 1 punto a un massimo di 5 punti.
A essere premiati, infatti, saranno quei maturandi che verranno valutati positivamente in base al rendimento mantenuto nel corso degli anni o nel modo in cui saranno riusciti a distinguersi all’esame.
Il voto minimo che è possibile prendere alla maturità è 60, mentre il massimo è 100. Vi è comunque la possibilità, per alcuni studenti, si essere premiati con la Lode con parere unanime da parte della Commissione.
Si tratta di un riconoscimento che spetta a quei maturandi che avranno ottenuto il massimo dei crediti durante il Triennio e il massimo nella prima prova, nella seconda prova e nel colloquio finale, senza aver bisogno dei 5 punti bonus.
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