MAZARA DEL VALLO (TP) – Partiranno a breve per concludersi entro il mese di aprile del 2025 i lavori di ristrutturazione dell’ex convitto di Sant’Agostino, grazie a un finanziamento di circa 6 milioni 900 mila euro di fondi del Pnrr, che consentiranno di rendere fruibile i circa 1.300 metri quadri della struttura a due piani che si trova nei pressi di piazza San Michele e di trasformarla nella Casa dell’associazionismo mazarese, con l’obiettivo di ridurre i fenomeni di marginalizzazione e disagio sociale.
Il sindaco Salvatore Quinci e l’assessore comunale ai Lavori pubblici Vito Torrente hanno annunciato che l’Amministrazione ha consegnato i lavori all’impresa aggiudicataria dell’appalto: la Celi Energia e Costruzioni Spa di Santa Ninfa che ha effettuato un ribasso del 5% sull’importo a base di circa 4 milioni 780 mila euro oltre oneri e costi di sicurezza per circa 323 mila euro.
La consegna dei lavori è stata sottoscritta, per conto dell’Amministrazione comunale, dall’architetto Andrea Ingargiola (direttore dei lavori), dal geometra Pietro Aurelio Giacalone (direttore dei lavori e progettista), e dal geometra Vito Pinta (progettista e responsabile unico del procedimento). Per conto dell’impresa Celi ha sottoscritto il verbale di consegna dei lavori il legale rappresentante geometra Mario Spina.
“Siamo lieti – ha commentato l’assessore comunale al Welfare e Inclusione Isidonia Giacalone – che si avvii a concretizzazione un grande progetto elaborato dall’Amministrazione Quinci nella passata consiliatura che ha ottenuto un importante finanziamento nell’ambito della Missione 5 “Inclusione e Coesione” del Pnrr. Grazie a questo ambizioso intervento potremo mettere in campo azioni di contrasto ai fenomeni di marginalizzazione e disagio sociale che si registrano in Città. Grazie alla sinergia tra l’assessorato Lavori Pubblici e l’assessorato al Welfare con la supervisione del sindaco Quinci – ha concluso Giacalone – rivitalizziamo il centro storico e diamo una casa al mondo dell’associazionismo”.
Si sviluppa su due piani fuori terra su una superficie coperta di circa 1.300 metri quadri, oltre alle aree scoperte di pertinenza. È stato acquisito al patrimonio comunale ai sensi dell’art. 60 della legge 10/99 dall’asse patrimoniale dell’Istituto Divina Provvidenza “Case delle Fanciulle”, Casa del fanciullo e di riposo per anziani dichiarata estinta nel 2007. Un tempo ospitava al piano terra i servizi direzionali nei vani destinati a uffici nonché i servizi collettivi di infermeria, ambulatorio, sala per attività didattica, refettorio, mensa e locali annessi per cucina, dispensa, lavanderia, eccetera, mentre al primo piano trovavano posto i locali destinati a uffici, alloggio assistenti e dormitori. Negli ultimi anni la struttura risulta degradata. Da qui la necessità d’intervento.
“L’idea progettuale – si legge nella relazione illustrativa – è quella di individuare un luogo fisico (un edificio in disuso qual è l’ex convitto di Sant’Agostino) da trasformare – attraverso un approccio di progettazione partecipata – in una struttura dedicata ai giovani, ad artisti locali e immigrati, ad artigiani e creativi, prevedendo atelier, laboratori artigianali, sale espositive e in genere spazi per attività collettive, sociali, culturali, per la formazione e ricreative di vario genere. Un luogo di incontro e di contaminazione autogestito per coniugare la dimensione locale alla dimensione globale. La realizzazione di tale progetto all’interno di uno spazio dismesso o in disuso potrebbe fungere da importante magnete delle energie creative presenti sul territorio e da incubatore di progettualità sociale”.