Trapani

Mazara, ponte sul fiume Arena, tensione alle stelle

MAZARA DEL VALLO (TP) – La notizia è che il Ponte sul fiume Arena apre a doppio senso di circolazione: “finalmente” direbbe qualcuno, ma non è così perché la tanto attesa apertura finisce con l’ennesimo posticipo di alcuni lavori di rifinitura.
Infatti, il Commissario straordinario del LCC di Trapani, Raimondo Cerami, ha dichiarato – in una nota stampa – che “gli uffici del Libero Consorzio hanno ricevuto formale comunicazione da parte del legale della società incaricata dei lavori ‘Metalwood S.r.l.’, con la quale si attesta che nessuno dei dipendenti ha più intenzione di continuare a lavorare, a causa della reiterazione di gravissimi fatti intimidatori compiuti ai loro danni, nonché per il danneggiamento doloso di una gru del cantiere, andata bruciata”.
Di fronte a questa imprevista situazione, Cerami ha disposto la convocazione di un tavolo tecnico, per assicurare il completamento, con la Ditta affidataria dei lavori, il Direttore dei Lavori e il RUP al fine di evitare ogni qualsivoglia pregiudizio dell’Ente e l’interruzione stessa. Nel corso dell’incontro in videconferenza, l’impresa ha espresso le difficoltà oggettive che hanno ostacolato la prosecuzione.

Mentre il Dirigente dell’Ufficio Tecnico, sentito il Rup e la Direzione dei lavori, tenuto conto dell’assenza dei mezzi operativi sul ponte, ha proposto di consentire la circolazione senza limitazione fino a diverse disposizioni connesse ad esigenze lavorative. Cerami ha inoltre chiesto, alla Direzione dei lavori, una dettagliata relazione che intende utilizzare a supporto dell’incontro urgente che verrà immediatamente richiesto al Prefetto di Trapani.

Mancava poco, era stata annunciata l’apertura definitiva dopo pochi giorni (al massimo dieci) con l’ultimazione dei lavori nella parte superiore del ponte e con conseguente apertura per tutte le 24 ore, in quanto i lavori nella parte inferiore non avrebbero impedito la completa circolazione. Una faccenda complessa e che adesso dovrà risolversi in Prefettura.

Nel frattempo, il Comitato Cittadino Trasinico Torretta nelle parole del Presidente Antonino Burgio, da noi contattato in esclusiva per il lettori del QdS, esprime tutta la sua delusione: “Profonda amarezza per i recenti risvolti. Si rimane sconcertati dal comportamento dell’Impresa che, dall’oggi al domani, ha fatto ‘armi e bagagli’ ed ha abbandonato il cantiere di lavoro ponendo nell’incertezza il destino dei residenti del quartiere. Con il comunicato diramato dal LCC di Trapani, si è appreso che gli operai sarebbero stati pesantemente minacciati e che altresì, secondo quanto trapelato dai rappresentanti della Ditta, l’episodio dell’incendio al mezzo di lavoro sarebbe stato di origine dolosa. Non vogliamo pensare male, ma esprimiamo forte perplessità sul fatto che siano questi i reali motivi che sottendono alla decisione dell’impresa di abbandonare il luogo di lavoro e chiedere persino la risoluzione del contratto di appalto. Nel disapprovare le condotte lamentate dalla ditta, comunque, auspichiamo e confidiamo in una fattiva e chiarificatrice indagine della Magistratura al fine di appurare la verità di quanto accaduto e fare emergere eventuali responsabilità. Confidiamo, altresì, nel lavoro sinergico e collaborativo tra tutti gli Enti coinvolti al fine di dirimere in maniera celere questa vergognosa vicenda. Abbiamo la necessità indefettibile di attraversare il ponte, non possiamo e non vogliamo pensare ad un’ulteriore chiusura improvvisa che avrebbe un effetto devastante, sotto ogni profilo, per il quartiere e l’intera Città. Chiediamo, infine, a tutti coloro che stanno speculando a vario titolo sulla vicenda di fare un passo indietro, perché non vi è onore nel comportamento di chi cerca di trarre dei presunti vantaggi approfittando della debolezza di chi è in difficoltà”.