L'approfondimento

Meno assistenzialismo, valorizzando la persona. Persone con disabilità “al centro dell’agenda di Governo”

ROMA – Nonostante l’Unione europea sia ancorata ai valori dell’uguaglianza, dell’equità sociale, della libertà, della democrazia e dei diritti umani, il 51 per cento delle persone con disabilità si sente discriminato. Una percezione, questa, che diventa una conferma se vista insieme agli altri dati riportati dal documento “Un’Unione dell’uguaglianza: strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030”, redatto dalla Commissione europea: lavora solo il 50,8 per cento delle persone con disabilità, a fronte del 75 per cento delle persone senza disabilità; è a rischio di povertà ed esclusione sociale il 28,4 per cento delle persone con disabilità a fronte del 18,4 per cento delle persone senza disabilità; abbandona gli studi il 20,3 per cento dei giovani diversamente abili a fronte del 9,8 per cento dei giovani senza disabilità.

Questi sono soltanto alcuni dei dati riportati dalla Commissione europea: la lista è lunga. Le persone con disabilità o con problemi di salute subiscono in misura maggiore sia violenze (17% rispetto all’8% delle persone senza disabilità) sia molestie (50% rispetto al 37 % delle persone senza disabilità).

La Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità

Stamattina alle 10, in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, il ministro Alessandra Locatelli riunirà l’Osservatorio nazionale sulla condizione…

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