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Mercati, avvio perlopiù in rialzo per l’Europa con Milano a +0,3%

Partenza perlopiù in rialzo per le principali borse europee in vista degli importanti appuntamenti della settimana.

A Milano, il Ftse Mib sale dello 0,3% a 30.524 punti, positivo come il Cac 40 di Parigi (+0,2%), il Dax di Francoforte (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,4%), mentre l’Ibex35 di Madrid viaggia poco sotto la parità (-0,06%).

Resta l’attenzione sugli importanti appuntamenti di questa settimana e, in particolare, l’inflazione statunitense in calendario oggi pomeriggio, la decisione sui tassi della Federal Reserve in agenda domani mentre giovedì sarà il turno della Bank of England e della Bce, giornata nella quale verranno pubblicate anche le vendite al dettaglio a stelle e strisce.

Sempre in tema di politica monetaria, secondo quanto emerso da un report, i funzionari della Banca del Giappone non vedono la necessità di affrettarsi a interrompere questo mese il regime di tassi di interesse negativi applicato dall’istituto.

Intanto, i prezzi alla produzione giapponesi di novembre hanno rallentato a +0,3% a/a dal precedente +0,9% (rivisto da +0,8%) e a fronte di consensus di +0,1%, confermando la tesi della banca nipponica secondo cui la pressione inflazionistica si sta moderando. Mese su mese la lettura ha registrato, in linea con le attese, un +0,2%, accelerando dal -0,3% di ottobre (rivisto da -0,4%).

A novembre nel Regno Unito, invece, il numero delle richieste di disoccupazione è aumentato di 16.000 unità, a fronte dell’aumento di 17.800 unità di ottobre. Il tasso di richieste di disoccupazione, espresso come percentuale della forza lavoro totale, è stabile rispetto al mese precedente al 4,0%.

Occhi in mattinata all’indice ZEW di dicembre di Germania ed Eurozona.

Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,077 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 145,5. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,4%) a 76,3 dollari e il Wti (+0,4%) a 71,6 dollari dopo che l’attacco a una petroliera nel Mar Rosso ha fatto temere interruzioni alla navigazione nell’ambito della guerra tra Israele e Hamas.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 177 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,98%.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Banco BPM (+2,8%) che ha approvato il Piano Strategico 2023-2026, che evidenzia un Utile Netto cumulato a circa 6 miliardi e 4 miliardi di remunerazione per gli azionisti in arco di piano. Seguono MPS (+1,3%), Banca Mediolanum (+1,1%) e Amplifon (+1%). Si posizionano in coda Telecom Italia (-1%), Pirelli (-0,4%), Iveco (-0,3%) e Unipol (-0,2%).