Mattinata positiva per le borse europee fra cui spicca Milano con il Ftse Mib in progresso del 2,2% in area 22.560 punti, sostenuta dall’ipotesi di Mario Draghi come presidente del Consiglio. L’ex governatore della Bce è atteso in Quirinale alle 12:00, dopo le parole di ieri del Capo di Stato, Sergio Mattarella, che ha invocato un governo di alto profilo per far fronte tempestivamente alle emergenze incombenti.
Rialzi più contenuti per l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%), il Dax di Francoforte (+0,5%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%), mentre i futures di Wall Street puntano verso un avvio sopra la parità per Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, in particolare per il listino tecnologico dopo i conti di Alphabet (+7% nel premarket) e Amazon. Quest’ultima (-0,6% nel premarket) fatica dopo che Jeff Bezos ha lasciato la carica di Ad per diventare presidente esecutivo. Il nuovo Ceo sarà Andy Jassy.
A sostenere il sentiment contribuiscono i progressi sul fronte del piano di stimoli da 1.900 miliardi di dollari negli Usa, dopo che il Senato ha avviato un dibattito per approvare il budget per l’anno fiscale 2021. Si attenuano invece i timori legati alla retail mania, mentre il Segretario al Tesoro Janet Yellen ha convocato le autorità finanziarie per discutere della recente volatilità.
Focus anche sull’agenda macroeconomica, con la pubblicazione degli indici Pmi servizi e composito di gennaio. In particolare, nell’eurozona il settore privato ha evidenziato un difficile inizio di 2021, registrando la terza contrazione mensile consecutiva e accelerata della produzione (Pmi composito a 47,8 punti). Ancora una volta il freno principale dell’economia è stato il terziario (45,4 punti), al quinto calo mensile dell’attività e ad un tasso più sostenuto di dicembre.
L’inflazione preliminare dell’eurozona per il mese di gennaio evidenzia un aumento annuo dello 0,9%, rispetto al -0,3% di dicembre. Nel pomeriggio sono attesi i dati americani sull’Ism servizi di gennaio e il rapporto Adp sull’occupazione del settore privato, in attesa del primo Job Report del 2021 in calendario venerdì.
Sul Forex l’euro/dollaro arretra a 1,202 mentre il cambio tra biglietto verde e yen resta in area 105,1.
Tra le materie prime avanzano leggermente le quotazioni del greggio con il Brent (+0,3%) a 58,0 dollari e il Wti (+0,7%) a 55,1 dollari, in attesa dei dati settimanali dell’Energy Information Administration sulle scorte statunitensi.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si contrae di 10 punti base a 104 bp, con il rendimento del decennale italiano allo 0,56%, in scia alla prospettiva di Mario Draghi come nuovo premier.
Pioggia di acquisti a Piazza Affari, in particolare su banche e servizi finanziari. Sul Ftse Mib si distinguono Intesa (+5,5%), Poste italiane (+5%), Banco Bpm (+4,7%), Unicredit (+4,5%) e Bper (+4,4%), quest’ultima nel giorno dei conti così come Cnh (+1,5%).
Ben intonata Atlantia (+3,4%), spinta dalla prospettiva di una risoluzione del dossier Aspi con Draghi e dalla richiesta del fondo Tci (azionista al 10%) di una valutazione più adeguata per la controllata autostradale.
In controtendenza Ferrari (-1,3%) dopo i risultati non del tutto soddisfacenti di ieri e Tenaris (-0,8%).