Consumo

Mercato due ruote, partenza a rilento, a maggio -10,35%, meglio gli scooter

ROMA – Partenza falsa per il mercato delle due ruote. Stando ai dati pubblicati da Confindustria Ancma dopo il collasso dei mesi precedenti, (-97% in aprile e -66% a marzo) frutto dell’emergenza Covid-19, il settore ha registrato un lieve miglioramento, seppur rimanendo in negativo. Il mese di maggio, infatti, ha chiuso con un -10,35% rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

Nel dettaglio, i veicoli immatricolati (oltre 50cc) nel mese di maggio sono stati intorno alle 25.660 unità. Fanno meglio gli scooter (14.510 veicoli, -9,57%), meno le moto (-11,35% a 11.150 veicoli venduti). I ciclomotori si fermano a 1.335 unità (-27%). Per quanto riguarda, invece, il mercato dell’elettrico i ciclomotori a emissioni zero, con 240 veicoli venduti, segnano un calo dell’11,1%, mentre scooter e moto elettriche, complici gli ordini arrivati dallo scooter sharing, aumentano le vendite con 718 pezzi.

Analizzando i primi cinque mesi del 2020 dai dati di Ancma emerge che le immatricolazioni dei veicoli a due ruote si attestano intorno alle 67.802 unità (-38,6% rispetto allo stesso periodo del 2019), con 31.205 moto vendute e 36.597 scooter immatricolati (-37,1%). Numeri migliori, si fa per dire per i cosiddetti “cinquantini”, che perdono il 25,9% del venduto e registrano 5.374 pezzi. In generale, Il mercato complessivo (immatricolazioni e ciclomotori) si è attestato sulle 73.176 unità, con una flessione del 37,8%.

Entrando nel capitolo riguardante le varie cilindrate, tengono botta i 125 cc, che si confermano i più venduti con 13.250 veicoli (-36,1%). A seguire troviamo le cilindrate 300-500 con 12.572 unità, con un calo del 45,1%. Migliori rispetto all’andamento generale del segmento le cilindrate 150-250cc con 6.471 pezzi e un calo del 31,7% e, soprattutto, i maxi-scooter oltre 500cc, che immatricolano 4.304 veicoli e mettono a registro una flessione del 16,2%.

Nelle moto i numeri più preoccupanti sono registrati dalle immatricolazioni dei veicoli fornite di cilindrate 800-1000 con 7.788 unità vendute, ma un andamento decisamente peggiore, che si attesta al -48,2%. A seguire troviamo quelle oltre 1000cc, con 8.640 veicoli immatricolati e un calo del 36,1%. Sul gradino più basso del podio ci sono le 650-750cc, che fanno registrare 5.346 veicoli per una flessione del 35,8%. In linea con l’andamento generale sia le 300-600cc con 5.424 pezzi e un calo del 40,2%, sia le 125 con 3.071 unità e una flessione del 40%. Fanalino di coda le cilindrate comprese tra 150cc e 250cc che, a fronte di sole 936 immatricolazioni, fanno segnare la flessione più contenuta (-16,3%).