Economia

Mercato immobiliare, al Sud variazioni positive ma più contenute

ROMA – I primi tre mesi del 2019 confermano a livello nazionale il periodo di espansione del mercato delle abitazioni, in atto dal 2014. L’incremento delle compravendite nel periodo gennaio-marzo è stato dell’8,8%, con un numero di scambi che tocca quota 138.525.

È quanto emerge dalle Statistiche trimestrali dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate. In particolare, il Nord Est (+11,8%) e il Centro (+10,7%) si confermano le due aree con il più alto tasso di crescita delle compravendite.

Significativo anche il tasso registrato nel Nord Ovest (+9,6%), dove si concentra quasi il 35% del mercato nazionale, mentre tassi inferiori si registrano nel Sud (+4,8%) e nelle Isole (+3,3%). Risulta in espansione anche il flusso di compravendite di cantine e soffitte, con un tasso di crescita tendenziale del 12,3%, quasi doppio rispetto al trimestre precedente (+7%), e il mercato dei box e posti auto, che segna, come nel precedente trimestre, un buon rialzo (+10,4%). La superficie media delle case compravendute rimane stabile (104,9 m2)

Il mercato delle abitazioni nelle otto principali città italiane mostra un andamento differenziato. Roma e Milano incrementano i volumi di compravendita in modo rilevante (con una crescita tendenziale superiore all’11%), anche se sono Genova e Bologna a raggiungere i tassi di espansione più elevati (rispettivamente +15,2% e +12,9%).

Le altre quattro metropoli analizzate presentano variazioni positive più contenute, nel caso di Palermo e Torino (+2%), e un segno meno per Napoli (-1,3%) e Firenze (-5,2%). Continua l’aumento delle compravendite del comparto terziario-commerciale, che comprende uffici, negozi, edifici e depositi commerciali e autorimesse. Nel periodo gennaio-marzo si registra, infatti, un incremento del +5,9%, per circa 23mila scambi. In linea con il primo trimestre 2018, invece, il settore produttivo, costituito prevalentemente da capannoni e industrie, che raggiunge quota 2.521 transazioni (+0,3%).

Incrociando i dati dell’Agenzia delle Entrate con quelli del report Prelios Group Market Research, emerge un tendenziale e generale aumento del volume degli investimenti immobiliari non residenziali che nel primo trimestre 2019 ha toccato quota 1,6 miliardi di euro in leggera crescita rispetto al valore di 1,5 miliardi registrato nei primi tre mesi del 2018.
Quello direzionale (sedi di enti e società pubblici e privati) si è rivelato il settore trainante del mercato immobiliare italiano capitalizzando 900 milioni di euro di investimenti in commercial asset (57,4% del totale), seguito dal settore alberghiero con 370 milioni (23,5%), e dal settore della logistica che ha registrato investimenti per 100 milioni di euro (6,6%). Le rimanenti transazioni hanno interessato immobili “retail” (per il commercio al dettaglio) per 50 milioni di euro (3,1%), e altre tipologie di immobili, e immobili a uso misto, per un valore complessivo di 150 milioni di euro.

A livello territoriale il Nord Ovest si conferma la macro area con il maggior numero di transazioni per un totale di oltre 917 milioni di euro, seguita dalla macro regione del Centro con 211,4 milioni, mentrele due aree del Nord Est e del Sud e Isole hanno registrato investimenti rispettivamente pari a 48,3 milioni di euro e 17,4 milioni.