Economia

Mes, l’Europa attende l’Italia (che non firma): “Così bloccate ogni discussione”

Occhi puntati sull’Italia da parte dell’Europa per quanto riguarda la ratifica del Mes, il Meccanismo economico di stabilità. Il nostro Paese, a oggi, è l’unico membro dell’Eurozona a non aver ancora dato l’ok alla riforma del sistema e, in assenza del via libera da parte del Governo italiano, nessun altro Stato UE potrà beneficiarne.

Il testo della riforma del Mes era stato sottoscritto dall’Italia a gennaio 2021, ma il cambio di Governo e la formazione dell’esecutivo di Centrodestra hanno cambiato le carte in tavola.

Mes, l’opposizione di Giorgia Meloni: “Strumento anomalo”

La premier Giorgia Meloni, fin dalle prime settimane del suo insediamento a Palazzo Chigi, si è opposta categoricamente alla riforma, sottolineando – a suo avviso – “l’anomalia di uno strumento economico-finanziario che, pur disponendo di ingenti risorse, non viene utilizzato da lungo tempo dagli Stati aderenti nonostante la difficile congiuntura economica nella quale si trovano”.

Una visione ribadita anche dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il quale nei mesi scorsi aveva parlato di una misura “impopolare” e “in crisi”.

Mes, Italia costretta a decidere

Adesso, però, l’Italia è costretta a esprimersi. Giorgetti nelle prossime ore è atteso alla riunione dell’Eurogruppo in programma a Stoccolma. Da fonti UE si sottolinea come “non ci sarà nessuno scontro con l’Italia” per quanto riguarda la mancata ratifica del Mes.

Nessuna tensione, almeno in apparenza. Tuttavia, Bruxelles chiederà comunque spiegazioni al Governo per riuscire a sbloccare la situazione che paralizza, come detto, anche gli altri Stati membri.

“La mancata ratifica del trattato blocca qualsiasi ulteriore discussione in parallelo. Senza il completamento dell’accordo precedente, è praticamente impossibile discutere di ulteriori misure che potrebbero essere utili per rafforzare ulteriormente il nostro quadro di riferimento. Questo sta avendo un effetto di congelamento sulle discussioni”, ha voluto sottolineare ancora la fonte UE.

Mes, cos’è e come funziona

Il Meccanismo europeo di stabilità è stato istituito nel 2012 come fondo finanziario europeo con lo scopo di fornire stabilità finanziaria ai Paesi aderenti all’Eurozona. La necessità dei Paesi UE di dotarsi del Mes è nata a seguito della crisi del debito sovrano iniziata del 2010 all’interno dell’Unione.

Dal 2012 a oggi, il Mese è stato utilizzato da Cipro, Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna. A loro sono stati destinati prestiti per 254,5 miliardi di euro. In cambio di queste somme, gli Stati hanno preso l’impegno di restituire la cifra nel corso del tempo e di attuare “un programma di aggiustamento macroeconomico”.