“Prendiamo atto con enorme sorpresa del provvedimento disposto dall’Autorità Giudiziaria, per vicende relative alle gare per i servizi di trasporto marittimo del 2015, in conseguenza del quale tre nostre navi si trovano nuovamente sottoposte a sequestro”. Lo scrive in una nota la Caronte &Tourist Isole Minori sul sequestro dell’autorità giudiziaria delle tre navi della compagnia assieme a poco meno di 30 milioni di euro. “La sorpresa deriva dal fatto che già a suo tempo avevamo esposto una serie di elementi sia tecnici che giuridici a dimostrazione della insussistenza dei reati (sostanzialmente gli stessi) anche allora ipotizzati in un procedimento riguardante altro lotto della medesima gara. In quella sede le nostre tesi erano state ben valutate con la presa d’atto finale che non c’era alcun pericolo per la sicurezza delle persone e dei passeggeri con mobilità ridotta (PMR), come del resto certificato dall’ente tecnico che per legge è tenuto a fornire tale attestazione” continua la nota – Ribadiamo pertanto la assoluta linearità e legalità dei nostri comportamenti, dovendosi inquadrare la vicenda nell’ambito della interpretazione delle normative a tutela del diritto alla mobilità e alla sicurezza delle PMR. Interpretazione la nostra che ha trovato conferma nelle attestazioni dell’ente certificatore oltre che in numerose sentenze dell’autorità giurisdizionale amministrativa e da ultimo in una sentenza del tribunale di Cagliari, che in una vicenda processuale assolutamente sovrapponibile ha prosciolto la compagnia di navigazione coinvolta per l’insussistenza del reato. Confermiamo piena fiducia nell’operato della Magistratura, certi che anche stavolta la idoneità delle nostre navi sarà accertata” conclude la nota.
Tre navi della compagnia “Caronte & Tourist Isole Minori” si trovano ferme al porto di Milazzo messe sotto sequestro dell’autorità giudiziaria assieme a poco meno di 30 milioni di euro. La motivazione è che i natanti non sarebbero attrezzate per trasportare viaggiatori a mobilità ridotta: disabili, anziani, donne e uomini con passeggini al seguito. Ciò nonostante “Caronte & Tourist Isole Minori” avrebbe messo per iscritto il contrario al momento di partecipare al bando regionale per i collegamenti da Milazzo alle Isole Eolie e da Palermo a Ustica. Come riportato dal Gds e da LiveSicilia, i passeggeri sono stati riprotetti su altre navi. Ma alla vigilia dell’apertura della stagione estiva serve un piano per evitare disagi.
I finanzieri del Comando provinciale di Palermo, agli ordini del generale Domenico Napolitano, hanno notificato un decreto. A emetterlo il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Messina, su richiesta della Procura della Repubblica.
Oltre alla società sono indagate per frode nelle pubbliche forniture quattro persone. Si tratta di Vincenzo Franza, 59 anni, presidente del consiglio di amministrazione. I consiglieri e amministratori delegati Luigi Genghi, 59 anni, Sergio La Cava, 60 anni, Edoardo Bonanno, 51 anni. Nella fattispecie, a La Cava vengono contestate anche la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e la falsità ideologica.
I finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo, guidati dal colonnello Gianluca Angelini, si sono concentrati sulla gara bandita dalla Regione siciliana e aggiudicata ad inizio 2016. Durata 5 anni, ma ancora oggi in proroga. Valore dei lotti: 44 milioni di euro. Secondo i pm messinesi, la Caronte & Tourist per aggiudicarsi la commessa avrebbe dichiarato falsamente che le navi rispettassero i requisiti necessari e le norme di sicurezza.
Non sarebbero attrezzati per trasportare in sicurezza viaggiatori a mobilità ridotta, come anziani e disabili. Una condizione- come riportato da Adn Kronos – indispensabile prevista dal bando della Regione siciliana per il collegamento con le isole minori, vinto dalla Caronte & Tourist nel 2015 e poi prorogato. Per tre traghetti della compagnia di navigazione stamani è scattato il sequestro. I finanzieri del Comando provinciale di Palermo hanno notificato un provvedimento emesso dal gip di Messina, su richiesta della locale Procura. Disposto anche il sequestro preventivo di beni per circa 29 milioni di euro, le erogazioni pubbliche percepite tra il 2017 e il 2020 dalla Caronte & Tourist.
Si tratta della seconda tranche dell’indagine, avviata dalle Fiamme gialle nel 2020, che aveva già portato al sequestro di tre traghetti della compagnia di navigazione e di 3,5 milioni di euro. Sotto la lente di ingradimento delle Fiamme gialle era finito allora il lotto Trapani-Egadi ed era emerso che le navi utilizzate nella tratta “non erano idonee al trasporto delle persone a mobilità ridotta”. Per aggiudicarsi il bando la condizione indispensabile era proprio che le navi avessero stringenti caratteristiche strutturali per consentire la navigazione in sicurezza anche alle persone a mobilità ridotta. Questa volta sotto la lente d’ingrandimento dei finanzieri del Nucleo di Polizia economico finanziaria, guidati dal colonnello Gianluca Angelini, sono finiti i lotti Palermo-Ustica e il Milazzo-Eolie e anche su questi sarebbero emersi gli stessi problemi.
Nell’inchiesta sono indagate quattro persone: Vincenzo Franza, presidente del consiglio di amministrazione, Luigi Genghi, Sergio La Cava ed Edoardo Bonanno. I reati ipotizzati sono truffa per il conseguimento di pubbliche erogazioni, falsità ideologica e frode nelle pubbliche forniture ai danni della Regione Siciliana. Il gip ha disposto anche il sequestro di circa 29 milioni di euro, una cifra corrispondente alle erogazioni pubbliche percepite dalla compagnia di navigazione tra il 2017 e il 2020. I traghetti sequestrati sono Ulisse, Helga e Bridge.