Province

Messina, autista ATM preso a calci e pugni: trasportato in ospedale

Follia a Messina dove un dipendente ATM, in servizio serale alla guida dello shuttle, è stato aggredito pesantemente da un passeggero al capolinea di Torre Faro. “Il malcapitato collega, ieri in servizio serale alla guida dello shuttle, ha eseguito con diligenza la disposizione aziendale di non effettuare la fermata alla rotonda Granatari che resta riservata unicamente alla linea notturna N2. ATM SpA che, nella foga di dimostrare efficienza da propagandare alla città ad ogni piè sospinto, cambia continuamente l’orario e l’organizzazione di lavoro di propria iniziativa con semplici messaggi whatsapp nella chat degli autisti, non si è preoccupata di avvisare anche l’utenza della soppressione della fermata”. È quanto scrivono in una nota le segreterie provinciali della Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisl e Orsa Trasporti.

Messina, i sindacati: “Violenza inaudita contro il conducente”

“L’utente in questione, che non ha nessuna attenuante per l’aggressione ai danni dell’autista, ignaro della variazione disposta dall’azienda, pretendeva che l’autista effettuasse la fermata a Granatari e giunto al Capolinea di Torre Faro si avventava con inaudita violenza contro il conducente, finito in ospedale in conseguenza alle percosse. Nel condannare fermamente l’inciviltà di una parte della cittadinanza che espone giornalmente a rischio la sicurezza dei lavoratori impiegati nel servizio essenziale, non possiamo esimerci dal ribadire che gli orari di percorrenza insostenibili e le continue variazioni dell’organizzazione del lavoro che l’azienda dispone in corso d’opera, senza consultare i Conducenti e le Organizzazioni Sindacali, hanno reso ogni giornata di servizio un’avventura, con gli autisti costretti a correre e/o rallentare per osservare gli orari impossibili disposti d’imperio e non incorrere nelle sanzioni disciplinari che mensilmente l’azienda divulga anche per qualche minuto di anticipo/ritardo e penalizza fortemente il salario dei lavoratori, ormai in preda a conclamata ansia da prestazione indotta”, rimarca la nota.

“Auspichiamo che l’azienda eviti l’ipocrisia del consueto comunicato di solidarietà”

“Nell’augurare al Collega una pronta guarigione, auspichiamo che questa volta l’azienda ci eviti l’ipocrisia del consueto comunicato di solidarietà all’autista, la sicurezza e la serenità del servizio si ottengono con il confronto, con le iniziative condivise e con il rispetto della dignità dei dipendenti, non con i provvedimenti disciplinari e con la solidarietà d’occasione“, conclude la nota.

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