È un’operazione di prevenzione dal rischio esondazioni mai effettuata in passato quella che la Regione Siciliana, attraverso la Struttura contro il dissesto idrogeologico, si appresta a compiere nella città di Messina dopo avere stanziato complessivamente oltre 8 milioni di euro.
Circa ottanta i torrenti sui quali si interverrà lungo tutto il loro percorso, ma anche sulle foci, con opere di pulizia e ripristino dei muri d’argine.
Si tratta dei corsi d’acqua che da nord, al confine con il Comune di Villafracanca, attraversano la città dello Stretto fino a dove comincia il territorio di Scaletta Zanclea, sul lato sud. Dal Gallo al Giampilieri, sono tutte aste torrentizie potenzialmente pericolose a causa degli alvei oramai soffocati da detriti e vegetazione e, in tanti casi, con sponde inesistenti e comunque insufficienti ad arginare i momenti di piena.
Già in passato, come nel 2009, gli effetti degli straripamenti furono devastanti, con fiumi di fango a seminare distruzione e morte.
I lavori saranno assegnati a breve con quattro bandi emanati dagli uffici di piazza Ignazio Florio.
Uno dei quattro bandi – che fissa la data di scadenza delle offerte al prossimo 27 ottobre – riguarda, in modo specifico, interventi su una decina di torrenti tombati e sulle rispettive vasche di calma che si trovano nel centro città: da viale Giostra a viale Boccetta, da viale Europa a viale Sazzi e viale Tommaso Cannizzaro. I termini fissati per partecipare alle altre tre gare sono invece, rispettivamente, il 25 ottobre, il 31 ottobre e il 7 novembre.