Nei giorni scorsi, a Forza d’Agrò (ME), i Carabinieri della Compagnia di Taormina hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina, su conforme richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un 60enne di Catania, in ordine ai reati di rapina aggravata in abitazione e lesioni personali ai danni di un’anziana donna del luogo.
Il provvedimento cautelare scaturisce dall’attività investigativa svolta dai Carabinieri della Stazione di Forza d’Agrò e dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Taormina, coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, avviata il 18 aprile scorso, allorquando un’anziana donna del luogo aveva denunciato di essere stata aggredita e rapinata dal 60enne indagato che si trovava a casa sua per attività di manodopera nel giardino. In particolare, la denunciante aveva riferito che, dopo aver terminato alcuni lavori di giardinaggio, il malvivente l’aveva colpita alla testa facendola rovinare a terra priva di sensi e, dopo averle sfilato tre anelli d’oro dalle dita, l’aveva anche derubata di alcuni oggetti di argenteria.
La successiva fase delle indagini, sviluppata attraverso l’analisi dei filmati delle videocamere di sorveglianza, posizionate nelle zone interessate dall’evento, e la successiva individuazione fotografica eseguita tramite le banche dati in uso alle forze di polizia, ha permesso ai Carabinieri di documentare fatti e circostanze che hanno confermato pienamente le dichiarazioni rese dalla vittima e che hanno dato motivo di ritenere sussistenti i gravi indizi di colpevolezza emersi a carico dell’indagato.
Nella fase delle indagini, un importante e fondamentale riscontro è stato ricavato anche dall’acquisizione e dall’analisi dei tabulati telefonici, attraverso i quali è stato possibile accertare che l’utenza telefonica mobile intestata all’indagato era stata agganciata alla cella di Forza d’Agrò, proprio nella zona dell’abitazione della vittima, nella stessa ora e nello stesso giorno in cui è stato consumato il delitto.
I gravi indizi di colpevolezza emersi dall’attività investigativa dei militari dell’Arma, compendiate in un’informativa trasmessa alla Procura della Repubblica di Messina, sono stati accolti favorevolmente dal GIP del Tribunale di Messina che ha emesso il provvedimento cautelare, eseguito tempestivamente dai Carabinieri nei confronti del1’indagato.
Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti del1’indagato, che, in considerazione dell’attuale fase delle indagini preliminari, è da presumersi innocente fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti le responsabilità e con la precisazione che il giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese davanti al giudice terzo ed imparziale, potrà concludersi anche con la prova dell’assenza di ogni forma di responsabilità in capo allo stesso indagato.
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