Lo Stretto di Messina ancora protagonista nell’ambito dello sviluppo infrastrutturale che riguarderà tutta la Sicilia e che sta procedendo a passo spedito nella direzione dell’inizio dei cantieri riguardanti il ponte sullo Stretto. Comune di Messina e Autorità di Sistema Portuale dello Stretto hanno infatti siglato un accordo che prevede la realizzazione della nuova piastra logistica intermodale relativa al porto di Tremestieri. La piattaforma dovrebbe sorgere nell’area di San Filippo, quartiere a sud della città, e sarà propedeutica per il nuovo porto di Tremestieri, i cui lavori sono ricominciati proprio nel corso di questi giorni dopo uno stop dovuto a diversi passaggi burocratici e un aumento del costo delle materie prime (tra pandemia e guerra in Ucraina, ndr), che aveva portato la precedente società a rinunciare all’appalto.
Come raccontato proprio sul Quotidiano di Sicilia lo scorso gennaio, i cantieri si erano appunto interrotti a causa del passaggio del ramo d’azienda dalla società Nuova Coedmar di Chioggia alla Bruno Teodoro di Capo d’Orlando. Un via libera garantito dalla Regione grazie a un ulteriore investimento da 19 milioni di euro. Del tema ne aveva parlato lo scorso 31 maggio proprio Matteo Salvini in visita a Messina.
Fondi utili al completamento del porto che nelle intenzioni della politica avrebbe dovuto liberare la città dal trasporto gommato. In realtà, la storia del porto di Tremestieri rappresenta quella di una classica incompiuta di opere pubbliche in Sicilia. La vicenda si è sbloccata solo negli scorsi mesi in seguito a una tappa romana del sindaco Basile e del vicesindaco Mondello.
Una visita non di cortesia al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e un progetto sul quale il ministro Salvini ha voluto imprimere una accelerazione poi tradottasi nell’ok da parte della Regione allo stanziamento dei fondi necessari al completamento dell’opera. Il ministero delle Infrastrutture (con 7 milioni) e l’Autorità di sistema dello Stretto (con 15 milioni), già finanziatori dell’opera, avevano nuovamente garantito la loro parte di esborso economico per l’ultimazione dei lavori, con il Mit che ritiene l’opera strategica anche in ottica costruzione ponte sullo Stretto.
Tempo previsto: circa 500 giorni, con una data fissata per la conclusione lavori tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027, come aveva confermato ai nostri microfoni proprio il sindaco Basile. Oggi la sottoscrizione tra i due enti di un ulteriore un protocollo d’intesa per realizzare l’infrastruttura che dovrà “migliorare il servizio di traghettamento sullo Stretto di Messina” e per la quale il solo progetto di fattibilità tecnico economica costerà circa due milioni e mezzo di euro.
In totale, saranno oltre 100 mila mq quelli in predicato di diventare un polo logistico per lo stoccaggio delle merci. Il progetto chiamato “Stretto Link Messina” vedrà “la realizzazione di una piastra logistica e di spazi per il preimbarco che, per la conformazione orografica del territorio, non potranno essere realizzati nelle adiacenze del nuovo Porto di Tremestieri, in corso di realizzazione, ma dovranno essere delocalizzate in aree limitrofe e ben collegate sia al porto medesimo che alla viabilità primaria”.
A completamento dell’opera, si prevede poi “la necessità di disporre di piazzali di stoccaggio dei mezzi in attesa dell’imbarco, e si è ritenuta strategica per lo sviluppo del territorio la realizzazione di un’area retroportuale con funzioni logistiche”. Un progetto che dovrà essere realizzato attraverso una serie di espropri da mettere in atto sul territorio insieme a quelli dei quali i messinesi hanno sentito parlare in questi mesi nell’ambito del capitolo ponte.
“Il nuovo porto di Tremestieri – spiegano le autorità – avrà piazzali ed aree di imbarco/sbarco che nei picchi di traffico potrebbero essere non sufficientemente capienti allorquando sarà disposto il trasferimento nel nuovo porto dell’intero traffico ro-ro. In questo contesto si inserisce la previsione di una moderna piastra logistica intermodale nella zona denominata ‘San Filippo’, della superficie fondiaria di circa 100.000 mq, che funga da autoparco e da buffer disponibile per il traffico diretto al nuovo porto di Tremestieri”.
“In tale area dovranno essere realizzati i magazzini e le strutture necessarie per lo stoccaggio di eventuali trasporti refrigerati e non. La piastra logistico-distributiva – prosegue l’Autorità Portuale – potrà avere il compito di filtrare all’origine gran parte del traffico commerciale altrimenti diretto verso altri siti e, nei casi più estremi, verso il centro urbano attraverso una viabilità diretta tra il porto di Tremestieri ed i principali raccordi autostradali. Infine, la piastra potrà essere di supporto al tessuto produttivo locale garantendo le funzioni proprie di un district park e le funzioni doganali”.