PALERMO – L’offerta di lavoro che supera la domanda, la possibilità di essere inseriti velocemente nel mercato di lavoro, l’indipendenza economica.
Sono le professioni del croupier e del game presenter, quest’ultimo ha visto crescere recentemente la domanda da parte delle società perché è un lavoro legato esclusivamente al digitale. Ne abbiamo parlato con il giovane Turi Cappellano, che gestisce la Chilton School a Palermo, nata venti anni fa dalla famiglia Cappellano per formare professionisti croupier e oggi anche game presenter.
Oggi la scuola, che vanta sedi a Napoli, Catania, Reggio Calabria, è un punto di riferimento nazionale per la formazione di questi profili e ogni anno sforna trecento croupier a fronte di una richiesta che arriva fino a mille.
L’appello quindi ai giovani motivati che vogliono viaggiare, crescere professionalmente ed economicamente. A loro si rivolge Turi Cappellano: “investite in questa professione perché vi garantisce il lavoro, l’indipendenza economica, la possibilità di viaggiare e fare carriera.
Dott. Cappellano parliamo di questa nuova professione “game presenter” che ha assunto rilevanza soprattutto durante la pandemia. Di cosa si tratta?
“Il game presenter è una figura che è emersa soprattutto durante la pandemia quando il mondo digitale ha preso il sopravvento. Possiamo definire il game presenter una sorta di croupier dietro la telecamera, anche se il ruolo è diverso. è un intrattenitore capace di gestire il gioco on line avendo davanti a sé giocatori collegati da diverse parti del mondo. Questa figura è esplosa durante la pandemia e continua ancora a crescere. Attualmente, noi formiamo circa trenta game presenter l’anno ma abbiamo richieste per almeno 100 e il trend continua a salire, visto che il gioco on line è cresciuto del 700%. Lo stipendio base è di 1400/1600 euro al mese per un lavoro online. Nella nostra scuola, può frequentare il corso di game presenter solo chi super il colloquio con la società con la quale il candidato stipulerà il contratto di lavoro alla fine del corso. In altre parole Job guarantee al 100 per cento”.
La vostra scuola solleva una questione interessante. Le professioni sulle quali si basa la vostra formazione vedono la domanda crescere continuamente rispetto all’offerta. Perché?
“Ogni anno alla Chilton school formiamo trecento croupier ma la richiesta del mercato è di 600-1000 professionisti con questo profilo. Il corso del croupier dura tre mesi, alla fine dei quali c’è garanzia di un inserimento nel mercato. Gli sbocchi sono diversi: dalle navi da crociera ai casinò. Si comincia con uno stipendio di 1200/1400 euro al mese, otto ore al giorno per cinque giorni a settimana, oltre il vitto e alloggio se si viene inseriti nelle navi da crociera. La crescita professionale ed economica è veloce. Se sei bravo puoi diventare casinò dealer, ispettore, pit boss, manager e infine general manager. Lo stipendio dipende anche dai luoghi dove si va a lavorare. In certi casinò si può arrivare anche a 8000 al mese come manager. Le possibilità di lavoro sono reali e anche stimolanti, visto che si può viaggiare molto e si può crescere economicamente e professionalmente”.
Qual è il profilo di chi sceglie questo lavoro e quali sono gli aspetti interessanti di questa professione?
“Sono ragazzi/e tra i venti e i trenta anni. Sono motivati, dinamici, con molta voglia di viaggiare, di scommettere su se stessi. I vantaggi di questo lavoro sono molti: si cresce velocemente, si guadagna bene, si viaggia molto, l’ambiente è glamour. Le destinazioni sono di solito Malta, Londra ma anche Las Vegas, Riga o le navi da crociera. Le competenze tecniche per diventare croupier sono fondamentali, a partire dalla conoscenza della matematica e di quella linguistica. Quest’ultima, anche se di base, viene perfezionata con i nostri corsi. A queste si aggiungono le soft skills. Il game presenter, ad esempio, deve invece avere molte capacità legate all’intrattenimento davanti ad una telecamera mentre il croupier deve possedere capacità di gestione, organizzazione, tecnicismo”.