Ci si avvia alla realizzazione di un sogno lungo vent’anni – e più – con il via libera alla gara d’appalto per la realizzazione della tratta Stesicoro-Aeroporto della metropolitana di Catania.
Il bando è stato inviato dalla direzione dell’azienda per la pubblicazione, prevista per la prossima settimana, sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. E l’importo dei lavori, ottenuti dalla Regione Siciliana da fondi comunitari, supera i trecentoottanta milioni di euro.
Il progetto che andrà in gara è stato redatto dalla Ferrovia Circumetnea, approvato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, mentre la scheda per ottenere il finanziamento è stata stilata dalla Circumetnea con la colleborazione dell’Università di Catania.
La Regione Siciliana ha poi gestito le procedure di interfaccia con la Commissione europea per ottenere il finanziamento.
Musumeci, “Metro punta di diamante delle infrastrutture”
“Possiamo dire con legittima soddisfazione – ha commentato il presidente della Regione, Nello Musumeci – che si apre per la Sicilia la stagione del ritorno delle grandi opere. Gli ultimi grandi appalti pubblici risalgono a dieci anni fa e forse più. La Regione Siciliana, nell’arco dell’ultimo anno e mezzo, ha saputo invertire la tendenza”.
“La metropolitana di Catania – ha aggiunto – sarà la punta di diamante delle infrastrutture, sia stradali che ferroviarie, che cambieranno il volto dell’Isola nei prossimi anni”.
“Vigileremo sui tempi – ha aggiunto l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone – per far sì che entro i prossimi cinque anni l’infrastruttura sia completa e consegnata ai cittadini. L’appalto prevede un lotto da 6,8 chilometri di infrastruttura metropolitana che comprende lo scavo della galleria da Palestro fino all’aeroporto, nonché il completamento e le attrezzature di otto stazioni, di cui alcune già in costruzione, da piazza Stesicoro fino a Fontanarossa”.
Falcone ha anche ringraziato per il loro impegno, il gestore della Ferrovia Circumetnea Angelo Mautone e il direttore Salvatore Fiore.
I tempi di realizzazione della nuova tratta
“I tempi realizzazione per questa tratta – ha detto al Qds.it il direttore della Circumetnea Salvo Fiore -, prevedono l’ultimazione dei lavori in un periodo di cinque anni. Possiamo dunque ipotizzare che il collegamento con l’aeroporto di Fontanarossa sarà attivo entro il 2025. Ma c’è da dire che il fondamentale collegamento con Fontanarossa rappresenta solo uno dei tasselli di questa grandiosa infrastruttura che si appresta a diventare la Metro ormai non soltanto di Catania. E vorrei sottolineare che i successi ottenuti sono frutto, oltre che di una sinergia tra istituzioni, ossia la Regione, il Comune di Catania e in particolare l’Avvocatura e altri enti, della grande professionalità e del sacrificio di chi lavora nella struttura tecnica della Circumetnea e del contributo dell’Università di Catania”.
Nata nel 1999 come “Metropolitana leggera”
Nato dall’idea di “metropolitana leggera” dell’allora presidente della Provincia etnea Giulio Sascia Tignino, il progetto originario prevedeva di far diventare sotterranea la tratta cittadina della Circumetnea – ferrovia a scartamento ridotto che collegava Catania con i paesi dell’Etna – tra la Stazione Borgo e quella del Porto. I lavori cominciarono nel 1986 e la Metro entrò in servizio l’undici luglio del 1999, dopo due settimane di test seguite all’inaugurazione da parte del ministro dei Trasporti Tiziano Treu e del sindaco Enzo Bianco, che in quell’occasione dichiarò “Una delle incompiute della città finalmente si realizza: Catania è la prima città della nostra regione a dotarsi di metropolitana e rappresenta un esempio per tutta la Sicilia”.
Poi, sotto il sindaco Umberto Scapagnini, la città preferì puntare nuovamente sulle auto private piuttosto che sui mezzi pubblici e si lanciarono faraonici progetti per la realizzazione di parcheggi a volte abbinati a centri commerciali, successivamente bloccati da azioni della magistratura. I lavori della Metro però proseguono, pur faticosamente per via del cosiddetto “Nodo Fastweb” che impone un mutamento del progetto, per i blocchi causati da crisi finanziarie e guai giudiziari delle aziende appaltatrici, e persino per l’apertura di una voragine lungo il percorso della tratta. E un processo decennale si conclude con l’assoluzione per tutti.
Soltanto dopo il 2016 le nuove tratte
Solo il venti dicembre del 2016, Enzo Bianco, tornato a guidare la città, inaugurò con il ministro dei Trasporti Graziano Delrio la tratta Galatea-Stesicoro, di due chilometri, che sbucava proprio nel cuore della città. E tre mesi dopo il Sindaco inaugura anche la tratta Borgo-Nesima, di tre chilometri.
Oggi la sotterranea è lunga sette chilometri e conduce dalla stazione di Nesima a quella di Stesicoro passando da San Nullo, Cibali (ancora chiusa), Milo, Borgo, Giuffrida, Italia, Galatea e Giovanni XXIII. Vi è poi una tratta, attualmente chiusa, in parte non sotterranea e lunga quasi due chilometri, quella tra la Stazione Galatea e quella del Porto, che passa dalla Stazione ferroviaria.
Nel 2019 oltre sei milioni di passeggeri
Nel 2018 la metropolitana di Catania è stata utilizzata da 5.762.000 passeggeri, a fronte dei 3.417.000 dell’anno precedente. Nel 2019 sono stati superati i sei milioni di utenti.
Soltanto da poco il servizio è stato esteso al sabato a tarda sera e ai festivi.
Sul fronte dei prezzi e dei servizi, il costo del biglietto singolo, valido per novanta minuti, è di un euro. Esistono il biglietto integrato bus+metro, valido per centoventi e dal costo di un euro e venti, il ticket giornaliero da due euro, gli abbonamenti mensile (quindici euro), trimestrale (quaranta), semestrale (settantacinque) e annuale (centoventi).
Inoltre ogni biglietto dà diritto all’utilizzo anche del Metro Shuttle che conduce all’Università di Catania dalla Stazione Milo e dei parcheggi Milo e Santa Sofia.
Da marzo 2018 esistono anche quattro nuove tipologie di abbonamenti mensili integrati validi per metro Fce e bus Amt, mentre dall’anno accademico 2018/2019, inoltre, l’uso della metropolitana (e dei bus Amt) è gratuito per tutti gli iscritti all’Università degli Studi di Catania.
Gli allungamenti della tratta della Metro
Sta poi per essere completato (dopo i problemi economici della ditta appaltatrice l’apertura al pubblico è prevista per il 2020) l’allungamento da Nesima a Monte Po, di poco più di un chilometro e mezzo di cui fa parte la Stazione Fontana, dalla quale parte un tunnel che conduce all’Ospedale Garibaldi di Nesima.
Dalla parte opposta, si è al lavoro per realizzare la tratta dalla Stazione di Stesicoro fino a quella di piazza Palestro, di poco più di due chilometri e con le Stazioni San Domenico, Ospedale Vittorio Emanuele e Palestro.
Si estenderà in direzioni opposte per cinquanta chilometri
Con l’ok dell’Ue alla nuova gara d’appalto potrà essere realizzata la tratta da Palestro fino all’aeroporto internazionale di Fontanarossa, che prevede le stazioni intermedie di San Leone, Verrazzano, Librino, Santa Maria Goretti, e quella nella stazione ferroviaria di Fontanarossa.
Dalla parte opposta, intanto, saranno realizzate le due stazioni di Misterbianco (Centro e Zona industriale) e la tratta proseguirà fino ad Adrano (le stazioni intermedie saranno Gullotta, Belpasso, Valcorrente, Giaconia e Paternò Ardizzone), come deciso in una recente riunione a Catania con il viceministro delle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, alla presenza anche del sindaco adranita Angelo D’Agate.
A quel punto l’infrastruttura della Metropolitana catanese sarà estesa per quasi cinquanta chilometri e con trentanove stazioni, ventuno delle quali all’interno del territorio comunale di Catania.
Tutti i prossimi appuntamenti per la Metro
“Fra sette mesi – ha aggiunto Salvo Fiore – ossia all’incirca nel giugno del 2020, saranno aperti i cantieri per la tratta tra Monte Po e Misterbianco Centro. E tutti si renderanno conto di quanto, con queste due stazioni, il numero di persone che potrà fruire della Metropolitana crescerà. Entro il 2020, intanto, è prevista l’apertura di due altre importanti stazioni, ossia quella di Fontana, con il tunnel che la collega all’Ospedale Garibaldi Nesima, e di Monte Po, popoloso quartiere della zona nord-ovest di Catania. Più vicina, poi, l’apertura della Stazione Cibali, prevista per marzo 2020. Nel frattempo stiamo completando la redazione del progetto definitivo Misterbianco Centro – Paternò Ardizzone, in parte già finanziato fino a Piano Tavola”.
“Inoltre – ha aggiunto – insieme con la Città Metropolitana di Catania, abbiamo avviato le procedure per richiedere il finanziamento per la seconda parte della tratta, da Piano Tavola a Paternò e da Paternò ad Adrano.