La Guardia di finanza di Agrigento, su disposizione della Procura, ha sequestrato un’area di circa 1.500 metri quadrati adibita allo stoccaggio delle imbarcazioni utilizzate dai migranti per raggiungere Lampedusa. Il provvedimento è stato emesso dal gip di Agrigento, Francesco Provenzano, su richiesta del procuratore capo facente funzioni Salvatore Vella. Il terreno è in uso alla Cubo Costruzioni, società cooperativa che risulterebbe sprovvista di autorizzazioni ambientali per quell’area. Alla Cubo è stato affidato, con contratto di appalto, dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli il servizio di “messa a secco, trasporto e deposito” delle imbarcazioni dei migranti.
Si indaga per i reati di raccolta e smaltimento di rifiuti in assenza delle prescritte autorizzazioni e di illecita miscelazione di rifiuti. Il procedimento è a carico di T. A. di Belpasso (legale rappresentante della società), M. C. di Paternò (responsabile del cantiere), e di altre due persone originarie di Lampedusa, T. G. e C. S., ritenute anch’esse coinvolte nell’attività di smaltimento illecito delle carrette del mare.