Proprio nel giorno in cui il decreto sulle Ong voluto dal Governo Meloni entra in vigore, arrivano le prime sanzioni nei confronti delle Organizzazioni non governative impegnate nel soccorso di migranti in mare.
La prima a essere stata colpita è stata la nave Geo Barents di Medici senza Frontiere. Ad annunciare l’accaduto è stata la stessa organizzazione umanitaria attraverso i propri canali social.
“Le autorità italiane sono salite a bordo della Geo Barents e hanno notificato al nostro team il fermo della nave e l’applicazione di una multa. Stiamo valutando le azioni legali da intraprendere per contestare l’accaduto. Non è accettabile essere puniti per aver salvato vite“, ha sottolineato ancora Medici senza Frontiere.
Secondo il testo approvato dal Parlamento, la finalità del ddl è quello di “assicurare” l’incolumità delle persone soccorse in mare, insieme all’ordine e la sicurezza pubblica. L’ingresso e la sosta delle navi nelle acque territoriali sono garantiti soltanto per assicurare il soccorso e l’assistenza a terra delle persone a bordo delle imbarcazioni.
Nel caso in cui le Ong dovessero violare le indicazioni, la legge impone al comandante della nave una sanzione amministrativa compresa tra i 10mila e i 50mila euro. La responsabilità solidale viene estesa anche all’armatore e al proprietario dell’imbarcazione. In seguito viene deciso il fermo amministrativo per due mesi della nave che ha commesso la violazione.
Nel caso di ulteriori violazioni con la stessa nave, viene autorizzata la sanzione amministrativa accessoria della confisca della nave, con immediato sequestro. Sono comprese anche multe che variano dai 2mila ai 10mila euro al comandante e all’armatore della nave.