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Migranti, italiani favorevoli al sistema della ridistribuzione

MESSINA – È giunta ieri mattina davanti al porto la Ocean Viking, con 182 migranti, tra cui donne e bambini uno dei quali di solo otto giorni, soccorsi nei giorni scorsi davanti alle coste libiche. Ad accogliere i profughi Forze dell’Ordine, uomini della Croce rossa, dell’Asp, organizzazioni di volontariato e rappresentanti del Comune. Destinazione dei migranti l’hotspot di Bisconte, allestito nella Caserma Gasparro.

La decisione di indicare Messina come porto sicuro è stata presa dal Viminale dopo che la Commissione europea ha raggiunto un accordo sulla redistribuzione dei migranti in cinque Paesi dell’Ue.

Dall’indagine Uecoop/Ixè emerge che il 56% degli italiani gradisce il sistema della distribuzione dei migranti fra l’Italia e gli altri Paesi europei. L’atteggiamento nei confronti dei grandi flussi di stranieri in arrivo dall’Africa, dall’Asia e dal Medio Oriente, come evidenziato dall’Unione europea delle cooperative Uecoop – è quindi sostanzialmente moderato rispetto a una minoranza del 21%, che sostiene da un parte che vadano respinti tutti a prescindere perché non siamo in grado di accoglierne altri, e rispetto a un altro 21% che invece sostiene che vadano accolti tutti perché scappano da situazioni molto difficili.

Inoltre, secondo otto italiani su dieci i migranti accolti nel nostro Paese dovrebbero svolgere un periodo di lavoro volontario gratuito e seguire corsi di lingua italiana in modo da favorire l’integrazione.

La pensa diversamente il leader della Lega Matteo Salvini, ex ministro degli Interni e principale oppositore delle nuove politiche nazionali. “Il premier Giuseppe Conte – ha detto – ha riaperto i porti italiani e gli sbarchi sono in aumento per la prima volta dopo due anni. Solo un 10% dei migranti andrà altrove, sembra un successo? Non so se Conte si rende conto che è la criminalità che gestisce questo traffico di esseri umani. Altri paesi apriranno i porti su base volontaria e l’Europa redistribuirà solo quelli che sbarcano da navi organizzate: più che un accordo mi sembra una sòla”.

Per il presidente del Consiglio Conte, invece, “questo primo passaggio a Malta segna una svolta significativa, ma abbiamo ancora tanto da fare lungo la linea di una regolazione dei flussi migratori. Quel meccanismo europeo ci servirà per gestire meglio un aspetto dell’intero fenomeno complesso. Dovremo evitare che sia un fattore incentivante”.

“Sull’immigrazione – ha concluso il segretario del Pd, Nicola Zingaretti – Salvini cavalca o inventa problemi. Noi proviamo a risolverli per il bene comune. La differenza è tutta qui”.