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Migranti, Meloni a Ue: “Rischio 900mila arrivi da Tunisia”

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha lanciato un “grave avvertimento” ai colleghi capi di Stato e di governo sui rischi che si corrono se la situazione in Tunisia dovesse peggiorare. C’è il rischio, ha ammonito durante il suo intervento al Consiglio Europeo come apprende l’Adnkronos da una fonte Ue, che arrivino “900mila” persone che l’Italia non è in grado di “accogliere”.

La preoccupazione del premier

La premier è apparsa “molto preoccupata” e ha spinto perché venga approvato il prestito del Fondo Monetario Internazionale per Tunisi, ben consapevole dei rischi che si corrono se la situazione dovesse precipitare anche in Tunisia, oltre alla Libia che dal 2011 è diventata un vero problema per l’Italia. Il premier Meloni, nel corso della discussione con i leader al vertice Ue, ha posto l’accento sulla situazione in Tunisia, ritenuta molto preoccupante, e sul fatto che gli arrivi in Italia sono triplicati rispetto al 2022. A quanto si apprende, Meloni ha sottolineato che, se questo trend continuerà, questa estate la situazione sarà fuori controllo.

Rafforzare la cooperazione con Paesi di origine e transito

Per il presidente del Consiglio occorre, dunque, un rafforzamento della cooperazione con Paesi di origine e transito, misure concrete contro i trafficanti, l’offerta di maggiori possibilità di ingressi legali, il rafforzamento dell’attività Sar e l’avanzamento del lavoro sui rimpatri. La premier ha anche parlato, durante il vertice, del naufragio avvenuto al largo di Steccato di Cutro, nel crotonese. Ha, poi, ringraziando la Commissione per il lavoro svolto su impulso del Consiglio Ue di febbraio e per la lettera a seguito della tragedia di Cutro. Meloni, a quanto si apprende, ha evidenziato come occorrano azioni rapide e concrete per evitare una situazione in cui le organizzazioni criminali controllano i traffici umani sulle rotte del Mediterraneo.