Cronaca

Naufragio a Sud della Sicilia, 17 sopravvissuti a Pozzallo. E Meloni convoca Piantedosi

I 17 migranti sopravvissuti al naufragio delle scorse ore a Sud della Sicilia faranno arrivo nelle prossime ore a Pozzallo, in provincia di Ragusa. Le persone sono state soccorse dalla nave mercantile Froland e dovrebbero giungere in Sicilia nel pomeriggio di oggi.

Sempre a Pozzallo, nella serata odierna, arriveranno altri 194 migranti trasferiti a bordo del traghetto di linea diretto a Porto Empedocle. Nell’hotspot cittadino si trovano al momento 97 ospiti, tra cui 20 donne e cinque nuclei familiari.

Migranti, le accuse di Alarm Phone all’Italia

Attualmente non si hanno ancora notizie dei corpi dei 30 migranti mancanti all’appello a seguito dell’ultimo naufragio. I disperati che avevano lasciato la costa libica sarebbero infatti annegati in acqua.

In queste ore Alarm Phone ha accusato nuovamente l’Italia di non essere intervenuta tempestivamente al fine di evitare l’ennesima tragedia del mare.

“Siamo scioccati. Secondo diverse fonti, decine di persone di questa barca sono annegate. Dalle h 2.28, dell’11 marzo, le autorità erano informate dell’urgenza e della situazione di pericolo”, si legge in un tweet di Alarm Phone. “Le autorità italiane hanno ritardato deliberatamente i soccorsi, lasciandole morire”, aggiunge ancora Alarm Phone.

Meloni vede Piantedosi e Crosetto

Nel frattempo la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha riunito stamattina a Palazzo Chigi il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, e i vertici dell’Intelligence. Sul tavolo, appunto, il dossier migranti.

Migranti, Gasparri: “Piantedosi ha ragione”

E il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri (Fratelli d’Italia) intervenuto oggi a “L’aria che tira” su La7 rincara la dose contro chi accusa il Governo di non essere intervenuto in maniera efficiente nei soccorsi dei migranti, facendo riferimento in particolare alla tragedia di fine febbraio avvenuta a Cutro.

“La Meloni era in India nelle ore in cui c’è stata la tragedia in Calabria. È tornata in Italia, ha preso dei provvedimenti ed è andata alla riunione del Consiglio dei ministri a Cutro dove il ministro Piantedosi si era recato poche ore dopo quei fatti”.

“Le testimonianze stanno dimostrando che gli scafisti hanno impedito di lanciare l’allarme e non lo hanno fatto neanche loro stessi. Chi affronta questi viaggi della disperazione organizzati dagli scafisti rischia di morire. Piantedosi ha ragione e i fatti lo hanno dimostrato”, ha aggiunto ancora Gasparri.

“Bloccare l’esodo verso Italia”

“Nella nostra nazione – ha dichiarato ancora – vengono accolte migliaia e migliaia di persone grazie anche all’attività della Guardia Costiera che ha salvato, e continua a farlo quotidianamente, tantissimi immigrati”.

“Sono in arrivo ancora migliaia di immigrati, ma di fronte a questa emergenze li vogliamo far venire per mano degli scafisti o chiediamo ad organizzazioni come l’Onu di intervenire per bloccare l’esodo, così da evitare altre tragedie? Serve una ferma e decisa iniziativa internazionale per fermare gli sbarchi illegali”, ha concluso Gasparri.